San Lucido. Tumore scambiato per cisti, 48enne muore e la famiglia ottiene risarcimento milionario

Era un tumore al colon ma dalla diagnosi medica sarebbe emersa una semplice cisti. Per questo i familiari di un uomo di San Lucido –poi morto in ospedale a Paola – hanno ottenuto un risarcimento milionario dal Tribunale di Paola. L’incredibile vicenda avvenuta nel 2019, secondo quanto riportato sulla Gazzetta del Sud, avrebbe coinvolto il 48enne trascinandolo in un vero e proprio calvario fino alla morte.

Errori che sarebbero stati commessi, per quanto poi appurato dalle indagini avviate dal Tribunale, prima nel Poliambulatorio di Amantea dove l’uomo si sarebbe rivolto per gli accertamenti e poi nell’ospedale di Rossano. In entrambi i casi non si sarebbero approfonditi gli esami per comprendere esattamente lo stato di salute del 48enne di San Lucido. 

L’accertata colpa dei sanitari da parte del Ctu incaricato dal giudice del Tribunale di Paola ha indotto difatti l’Asp a transigere la vertenza. E per tale motivo l’Azienda ha provveduto a liquidare alle parti in causa i compensi dovuti.
Il caso è relativo al 2019 e al riguardo era stato inizialmente ed erroneamente confuso e trattato un tumore del colon come una innocua cisti. I familiari che hanno proceduto a presentare causa in sede civile sono stati difesi dall’avvocato Anna Di Santo del Foro di Paola. Nella perizia del Ctu, che fa anche presente il calvario del 48enne di San Lucido, si spiega come i sanitari del Poliambulatorio di Amantea a più riprese per un arco temporale di 11 mesi si sono limitati a effettuare solo medicazioni osservando l’evoluzione della malattia senza i doverosi accertamenti di secondo livello.