San Pietro in Guarano, torna “U Ddirroccu”

Dopo due anni di restrizioni anticovid anche San Pietro in Guarano (centro della Presila cosentina) torna in festa. Una storia ultracentenaria quella de ”U Ddirroccu”, dal significato profondo e ribelle, al fascino di una melodia unica, scritta da un anonimo del posto appositamente per accompagnare proprio ”U Ddirroccu”, un pupazzo fatto di canne e carta pesta che viene fatto sfilare per le vie del paese ogni sera del 16 Agosto, giorno di San Rocco.

LA STORIA: negli ultimi anni grazie al comitato libero ” U Ddirroccu” sfilano più pupazzi, costruiti da un gruppo di ragazzi volenterosi e volontari, i quali hanno rivalutato la festività facendo riferimento esclusivamente alla sua veste originale e tradizionale. L’origine di questo vero e proprio rituale è incerta, probabilmente il pupazzo risale addirittura al periodo medievale. Difficile dare con certezza il significato originario del rito del “Ddirroccu”, alcuni affermano che rappresenta il personaggio locale malvisto, presumibilmente di nome don Rocco, il quale rappresentava un signorotto del paese, che alcuni pensavano sia originario della Spagna. Questo proprietario terriero tiranneggiava il popolo, per cui, non potendolo colpire realmente, il popolino lo trasformava in fantoccio e dopo averlo fatto girare per le vie del paese, veniva sconfitto (bruciato) e il bene finalmente trionfava. Secondo molti, con il tempo, il rito originario si è trasformato, legato, volta per volta alle diverse circostanze storico-religiose.

Altre ipotesi legano ”U Ddirroccu” alle festa di San Rocco, i paesani rappresentano il simbolo del male, della peste, per cui il pupazzo veniva bruciato ed esorcizzato coll’aiuto del grande santo guaritore che è San Rocco. Secondo altri “u Ddirroccu” era uno spirito maligno, apportatore di malattie, e, pertanto, attraverso la purificazione con il fuoco si distruggeva il male e ritornava la salute, la tranquillità, la purezza. Il pupazzo, visto nel contesto sociale, è la rappresentazione per esorcizzare un evento negativo e propiziarne un altro con effetto positivo. Tutti sono convinti che la rappresentazione è una forma di purificazione.

SAN PIETRO IN GUARANO TORNA FESTOSO, L’ EVENTO DEL 16-17 AGOSTO 2022…  quest’anno l’amministrazione comunale, in collaborazione con i ragazzi del comitato libero “U Ddirroccu” e con il contributo della regione Calabria, ha reso possibile un doppio evento, alla giornata tradizionale del 16 Agosto difatti si aggiunge anche quella di Mercoledì 17,quando saranno protagonisti gli Hosteria di Giò, gruppo di musica popolare.

IL ROGO DEI PUPAZZI: caratteristica particolare de ”U Ddirroccu” è il rogo dei pupazzi. Questi, simbolo di malvagità, cattiveria ed oppressione vengono prima fatti sfilare per le vie del paese, accompagnati dal suono dei tamburi e da una melodia particolare, per poi essere bruciati alla fine della manifestazione. La distruzione mediante il fuoco rappresenta proprio la liberazione dal male, il corpo si dissolve, l’anima fuma in cielo e così San Pietro torna libero.

LE INIZIATIVE DEI COMMERCIANTI: anche le attività del posto si stanno organizzando per adornare al meglio le serata. Saranno presenti tanti stand enogastronomici e per festeggiare al meglio la liberazione dal male, dopo il rogo, ci aspetta “Ddirroccu moviment” presso il Pitty’s Pub, con la discoteca a cura di Franco Siciliano Dj.

A tali iniziative, nella giornata del 16 Agosto, si aggiungeranno altri particolari dettagli ancora in via di definizione, in merito vi consigliamo di seguire i profili Facebook ed instagram “u_ddirroccu”