Sanità, lettera aperta al commissario Scura

Il commissario Scura

Caro commissario Scura, ti daremo del tu perché non sei certo quell’autorità che dovresti rappresentare, intrallazzato come sei con tutti questi politici con i quali fai finta di litigare ma, in fondo, sei in perfetta sintonia.

Veniamo al sodo.
Perché Cosenza no e Catanzaro si?

Perché ce l’hai proprio con la tua provincia di origine?
Non si spiegano altrimenti  le cose che autorizzi a Catanzaro e neghi a Cosenza.
A Catanzaro  hai  autorizzato  il concorso per due dirigenti amministrativi,  mentre all’Azienda Ospedaliera di Cosenza ormai sono ridotti all’osso e all’Asp  il numero si assottiglia.
Per quale motivo lo fai?

Stessa cosa sui sociologi.  Una vergogna. Ormai all’Asp non ce ne stanno più  e sono figure  determinanti, quelle che stanno ai  Sert, ai Cim, ai servizi di alcologia, che si dovrebbero occupare delle ludopatie.
Però per te la sanità è solo medici e infermieri.
Eppure di medici e infermieri infognati  in ospedali chiusi  per non andare a lavorare è piena la Calabria: Cariati,  San Giovanni in Fiore solo per fare alcuni esempi.
Perché non li mandi in mobilità?  Hanno  tutti la 104?  Fai controllare dalla Finanza se sono  104 farlocche.
A Cosenza  ci sono cittadini di serie B?  Faccelo sapere, caro Scura.