Sanità: Nuclei di cure primarie, le pressioni e il magna magna

Nei giorni scorsi ci siamo occupati della vicenda dei Nuclei di cure primarie (NCP) dell’Asp di Cosenza.

Ieri è scaduto il termine per il loro mandato e il commissario provinciale dell’Asp Gianfranco Filippelli, pressato da medici e infermieri che temono fortemente di perdere una grossa opportunità di guadagno, nonché dai sindacati prigionieri del potere, ha firmato una deroga di trenta giorni per il servizio.

Gli amici degli amici non sono per niente contenti: si sarebbero aspettati infatti una proroga di tre mesi, per come ha indicato il commissario Massimo Scura. Ma a quanto pare Filippelli, per il momento, ha usato il contagocce.

Per quanto ci riguarda, non possiamo che ribadire il nostro pensiero sugli NCP. Altro non sono che una macchina mangiasoldi perché non ottengono nessun risultato tangibile e sono difesi solo e soltanto da medici, infermieri e amministrativi che ne fanno parte.

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Giova ricordare a chi fosse più distratto che questi medici che oggi scendono in piazza sono tutti impegnati in politica e vicini al “ras” indiscusso della sanità cosentina ovvero il senatore Tonino Gentile.

I Nuclei di cure primarie avrebbero dovuto abbattere le liste di attesa e fare filtro all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza ma, come del resto è ben visibile a ogni cittadino che vi si reca, non hanno portato nessun tipo di miglioramento. E, anzi, quasi nessuno è a conoscenza del loro funzionamento.

La loro utilità, invece, risiede nella torta che si dividono medici, infermieri e amministrativi: 2 milioni e mezzo di euro all’anno. Per non parlare di quei medici che fanno studio privato proprio all’interno degli NCP e “piazzano” i loro congiunti all’interno di ogni struttura.

A coordinare il tutto, lo ricordiamo, un altro degli uomini ombra del senatore Gentile all’Asp di Cosenza. Si tratta del dottore Antonio Perri, ai più noto come l’estensore e firmatario delle lettere di assunzione dei 133 “precari” per chiamata diretta, ancora non inquadrati e non pagati.

E’ lui il deus ex machina degli NCP ed è lui il “coordinatore” della protesta dei medici, degli infermieri, degli amministrativi e dei sindacati. Per il momento ha ottenuto “solo” una proroga di un mese. Ma in trenta giorni il dottore Perri e il potere politico faranno certamente di tutto per aumentare di qualche altro mese il “magna magna” autorizzato dei Nuclei di cure primarie.