Sanità, Oliverio dice no a Cotticelli: “Impugnerò il decreto Calabria”

“Io non chiedo potere, ma sottolineo che con questa operazione è stato deciso solo, da parte del governo, di accaparrarsi l’ultimo scampolo di quel potere relativo alle nomine dei dirigenti delle Aziende sanitarie. Inoltre, proprio ieri nella Conferenza delle Regioni è stato sottoscritto un provvedimento unitario per stralciare il primo titolo del decreto Calabria, in quanto si è rilevato in quella sede che c’è un aggravio di spesa di 700 mila euro a carico della Regione per l’aumento dei budget dei nuovi commissari, con l’argomento che è necessario ricorrere a professionalità esterne alla Calabria. Se tutta questa è la straordinarietà, non mi aspetto purtroppo fatti risolutivi. Il commissario Cotticelli ha qualità, il rigore morale e l’esperienza per fare il suo lavoro ma impugnerò il decreto perché le prerogative della Regione vengano salvaguardate”.

Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio stamane intervenendo all’incontro indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil sul tema “Emergenza sanità Calabria” che si è svolto nella Cittadella regionale.

“Si era annunciato un decreto straordinario sulla sanità e naturalmente ho atteso di leggerlo perché immaginavo fosse uno strumento reale per affrontare i problemi. Posso dire, assumendomi la responsabilità, che nei contenuti di questo decreto non c’è una sola norma relativa ai servizi, non c’è un solo euro. E quando in conferenza stampa alla fine del Cdm hanno chiesto al ministro Grillo come intendesse risolvere il problema relativo della carenza di personale, la risposta è stata che questo tema sarebbe stato affrontato con un altro provvedimento da concordare col Mef. Non vorrei che tra qualche mese si convochi un’altra assemblea per chiedere conto alla Regione di responsabilità che sono in capo ad altri”.