Udienze del Tar rinviate e spiragli per possibili modifiche ai decreti commissariali. Sono queste le principali novità legate ai budget delle cliniche private e dei laboratori accreditati con il servizio sanitario calabrese. Nelle scorse settimane il presidente del Tar Calabria aveva sospeso la sottoscrizione dei contratti con gli erogatori privati, rinviando la trattazione collegiale proprio alla data di ieri, 16 novembre.
Tuttavia le udienze sono state rinviate al 30 novembre, su richiesta dell’avvocatura distrettuale dello Stato e della Regione, in virtù del fatto che il commissario ad acta Roberto Occhiuto ha convocato le associazioni di categoria per discutere dei tetti di spesa della sanità privata. La Regione non esclude possibili modifiche ai decreti, e quindi ai budget per la gioia dei boss della sanità privata, alcuni dei quali – Mangialavori e Potestio tanto per fare qualche nome – sono sodali intimi del parassita sociale prestato alla politica, al secolo Robertino/a Occhiuto.

Più in dettaglio, per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale (e quindi il Dca 134, poi modificato con il 138), la Regione avrebbe riconosciuto la possibilità di riconoscere un “budget specifico per le prestazioni ‘salva vita’, pertanto le prestazioni di radioterapia e di dialisi come tra l’altro avviene in altre Regioni, saranno regolamentate fuori dal tetto di spesa complessivo e le stesse saranno remunerate per l’intera produzione. E’ stato però chiarito che in ottemperanza a quanto previsto dal DL 95/2012, va comunque presa in considerazione la produzione di radioterapia e di dialisi dell’anno 2011 e la produzione ulteriore potrà essere riconosciuta e può determinare il superamento del tetto complessivo”. E menu male…