Sanitò, sciopero generale: Cosenza al centro della protesta degli idonei al concorso 2023
Il 2024 sta lasciando tanti lavoratori con un’amara sensazione di abbandono, soprattutto per chi, pur avendo superato un concorso, si trova ancora senza una stabilità lavorativa. La Calabria, simbolo di sacrificio e tenacia, sarà così al centro dello sciopero generale nazionale del 29 novembre organizzato dai due leader sindacali, Maurizio Landini (CGIL) e Pierpaolo Bombardieri (UIL), con una grande mobilitazione che partirà da Cosenza e vedrà mobilitarsi le altre città italiane per portare alla luce anche questa situazione ormai insostenibile.
Lo sciopero non sarà una semplice protesta: sarà un racconto in diretta della realtà che vivono tantissimi idonei al concorso 2023, una categoria di lavoratori che si sente tradita. Non è un caso che il focus sará la Calabria, la regione che purtroppo detiene il triste primato di essere l’ultima in Europa per opportunità. Un paradosso che diventa ancora più amaro se si considera che a rappresentarla, a livello istituzionale, c’è Roberto Occhiuto, vicepresidente nazionale di Forza Italia, un partito che sostiene il governo di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, ma che finora non ha fatto nulla per gli idonei al concorso 2023, tra questi anche tantissimi calabresi, lasciati senza Graduatorie di merito, senza abilitazioni e ridotti ad accettare i contratti fino ad avente diritto per lavorare e fare punteggio e che tra pochi giorni, dopo essersi trasferiti in giro per l’Italia per lavorare nelle varie scuole saranno mandati a casa da questo Governo!
Chi ha superato il concorso 2023 non chiede regali ma il riconoscimento di un diritto. E invece, si ritrova costretto ad accettare contratti precari “fino ad avente diritto” o, peggio, a rimanere a casa, mentre altri, con titoli ottenuti all’estero in modo discutibile, sono stati fatti abilitare su materia, inseriti in prima fascia e ottengono incarichi annuali dall’algoritmo. È una situazione che ferisce profondamente, soprattutto quando si vedono premiate persone con meno competenze o, peggio, con il Servizio civile universale in tasca, ma bocciate al concorso. Tutto questo mentre tante famiglie italiane che avevano riposto nel concorso la speranza di un futuro migliore, si trovano sull’orlo del baratro, a pochi giorni dal Natale. La scelta di manifestare da Cosenza dunque non è casuale. La Calabria rappresenta una terra di sacrificio, di persone che meritano di essere ascoltate e rispettate.
È una protesta contro l’ingiustizia, ma anche un appello accorato per ottenere ciò che spetta di diritto: non essere mandati a casa per l’arrivo dell’avente diritto, l’inserimento nelle graduatorie di merito e la possibilità di lavorare con dignità. Lo slogan è chiaro: “Ora basta! Idonei e dimenticati: a Natale senza lavoro o con contratti usa e getta, mentre il MERITO viene calpestato. Dignità per chi ha superato il concorso”. Questo sciopero non è solo una protesta, ma un richiamo alla solidar. È il momento di unirsi e far sentire la propria voce, perché dietro ogni idoneo c’è una storia, una famiglia, un futuro che non può essere lasciato nel silenzio.
“Gli idonei al concorso 2023 fino ad avente diritto”
“Idonei e vincitori concorso 2023”
“Ifinei e vincitori al concorso 2023 nel doppio canale Bucalo, ma prima le Gdm”.