Dario Brunori e la sua “Sas” dopo i fasti sanremesi torneranno in “patria” giovedì 20 febbraio all’Unical per il Tour Instore dell’album “L’albero delle noci”. Al cinema del campus Dario incontrerà i suoi fan e c’è già una grande attesa.
Brunori è di tutta la Calabria e di tutti i calabresi, ma dei cosentini in particolare, e così sia prima di tuffarsi nella kermesse sanremese sia dopo… incontrerà la sua gente e si sottoporrà per un bel po’ di tempo al piacevolissimo fuoco di fila delle domande e delle curiosità dei fan, “colorandole” con ironia e anche con un pochino di sarcasmo per dare al tutto una dimensione più leggera. E così, almeno per una volta, le corazzate dell’informazione saranno perfettamente uguali ai “moscerini” – anzi, diciamo pure molto meno preparate – rispetto al mondo di Brunori appena uscito dal tritacarne sanremese.
Brunori aveva spiegato molto bene perché il 5 febbraio – il giorno prima che partisse per Sanremo – ci trovavamo all’Università della Calabria, e in particolare nel “foyer” del Teatro Auditorium. Per gli artisti questo spazio è un po’ magico e magari porta anche fortuna (e diciamo che l’ha portata eccome se l’ha portata!) essendo l’ambiente di sosta e di trattenimento nei teatri e nelle grandi sale cinematografiche e da concerto. Chi non ama gli inglesismi lo chiama ancora “ridotto” e ricordando quello del Teatro Rendano, ai più vecchi era scappato un sorriso pensando a quello spazio e.. alla fine che ha fatto in mano ai politici da quattro soldi che ci ritroviamo. Ma questa è un’altra storia.
Dario ci spiegava che “l’Università ci ha concesso uno spazio-residenza per realizzare uno studio di registrazione e sala prove e quindi molte delle nostre prossime opere saranno collegate anche all’Unical oltre alla mia casa di campagna tra Cervicati e San Marco…”.
E la prorettrice Patrizia Piro, da sempre fan del Brunoripensiero, aveva spiegato meglio il sodalizio con Dario caricandolo di contenuti pregnanti: “Appena ho saputo che saresti andato a Sanremo ho immediatamente pensato a “Sanremo in Unical” e ho chiamato il rettore per esporgli la mia idea: abbiamo il dovere e il diritto di avere queste megaserate sanremesi anche da noi” e quindi annunciava che al Bistrot del Centro Residenziale sarebbe stato installato un maxischermo all’esterno tipo Mondiali di calcio e all’interno i televisori per i boomer. Ed è stato fatto lo stesso anche nei centri comuni dell’Unical.
Poi si è parlato del progetto legato a Brunori nell’ateneo: “Il fatto che la Brunori Sas lavori qui da noi – afferma Patrizia Piro – è una testimonianza autorevole per i nostri studenti. Abbiamo pensato a uno spazio dedicato al cantautorato calabrese già tempo fa e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’adesione di Dario. Poteva decidere di incidere altrove e invece ha scelto di restare testimoniando soprattutto fuori dalla Calabria la nostra calabresità in senso positivo, un messaggio bellissimo da far recepire ai nostri ragazzi. In pratica realizzeremo all’Unical uno spin-off atipico di comunicazione e dei sentimenti“.
Tra gli applausi, Brunori replicava e sottolineava: “Quello della restanza è un desiderio comune e sono contento che se ne parli. D’altronde, sono amico di Vito Teti e l’idea è quella di restare e restituire, condividere le mie esperienze, incontrare gli studenti e aprirli al confronto con figure della filiera musicale. Ci possono essere masterclass, conferenze, condivisione di storie e di esperienze professionali per ridurre al massimo la grande distanza che c’è dai centri in cui le cose si muovono. E poi all’Unical ci sono un sacco di talenti”.