Sanremo 2025. Brunori Sas tra “Prima” e “Dopo” Festival: “Comunque vada sarà un eccesso”

L’avventura di Brunori Sas a Sanremo diventa sempre più avvincente. Il cantautore calabrese è entrato di prepotenza nella top 5 della sala stampa, delle tv e del web e la sua “L’Albero delle noci” ha riscosso unanimi consensi. Lui, Dario Brunori, sta vivendo con la massima leggerezza questo momento magico e si sta “concedendo” anche allo show televisivo, tanto che ieri è stato protagonista non solo sul palco dell’Ariston ma anche nel “Prima” e nel “Dopo” Festival.

Nella striscia che anticipa la gara e lo spettacolo, Gabriele Corsi gli ha chiesto quale fosse il passaggio più importante della sua canzone e Brunori ha citato “Sono cresciuto in una terra crudele dove la neve si mescola al miele” sottolineando quanto la Calabria sia amata ma anche amara. Ma poi ha accettato di buon grado l’ironia del presentatore che l’ha immaginato vincitore del Festival e rappresentante dell’Italia all’Eurovision con un look alla Achille Lauro. Un po’ di piume intorno al collo e via con lo slogan: “Comunque vada sarà un eccesso”. 

Nel “DopoFestival” invece Dario si è presentato con un cappotto loden verde scuro che ha subito attirato le critiche dei lookologi. Brunori prima ha provato a dire che era tutta “colpa” dello stilista Nick Cerioni, salvo poi ammettere che era stata una sua idea per evitare di prendere troppo freddo avendo anche una “certa età”. E alla fine ha animato insieme a Bresh e al conduttore Alessandro Cattelan la parodia di “Perdere l’amore” riadattata a “Perdere Sanremo” con riferimento alle voci riguardanti il cambio di rete e di location del Festival.