Per il cantautore cosentino ancora tanti applausi e consensi.
C’è un modo di cantare Dalla che non puoi sbagliare: tra amici. Se poi sono cantautori diventa un omaggio che scalda il cuore. Non devi essere perfetto nella vocalità, basta regalare un bel momento, anche ‘se passasse in un instante’. E così è stato per i “tre amici” Brunori, Dimartino e Sinigallia. Ma a parte Dalla, l’aspetto emozionante per loro e non solo per loro è stata la dedica. Come scrive “Rockol”.
Paolo Benvegnù ricordato sul palco del Festival di Sanremo nel giorno del suo 60° compleanno: lo aveva anticipato l’altro giorno Carlo Conti in conferenza stampa, lo ha fatto Dario Brunori dedicando “L’anno che verrà” di Dalla – eseguita con Riccardo Sinigallia e DiMartino – al cantante scomparso il 31 dicembre scorso. Era lui il “caro amico” della canzone, Rockol ne ha parlato con Dario Brunori, che ha raccontato così il suo rapporto con Paolo Benvegnù:
Con Paolo, a parte aver cantato un pezzo con lui nell’ultimo album, ci sono stati svariati incontri nel corso degli anni.
L’OCEANO DI BRUNORI E BENVEGNU’ (https://www.youtube.com/watch?v=mYpx_yFn4xk)
Il primo incontro con lui è stata per me una folgorazione. non solo perché è sempre stato un autore incredibile, ma anche perché aveva questa capacità sul palco di sovvertire completamente la sua poetica e dimostrare il suo lato cazzone.
Ed è una cosa che io ho detto “ok, allora si può fare”, perché anch’io ho la stessa attitudine.
E quindi è stato un maestro per me non solo da un punto di vista della canzone, ma anche della gestione del palco e di tutti i personaggi che ci abitano e che giusto che emergano, per non dare solo una parte di sé al pubblico, che magari è quella più seria, ma far capire che dietro un certo tipo di poetica ci può essere anche un approccio completamente scherzoso, giocoso. Era un genio.