2. Le risultanze relative alla realizzazione e gestione della discarica di Scala Coeli
La discarica di Scala Coeli veniva realizzata a seguito del rilascio di autorizzazione regionale n. 4180 del 28/03/2010, rinnovata fino all’anno 2022 con nota prot. 0058178 del 23/02/2016. Il sito si trova a monte della Valle del NicĂ , ove scorre l’omonimo fiume con bacino esteso su un’area di circa 175 kmq, interessando 9 comuni con circa 1 kmq di aree urbanizzate e una popolazione di 7.600 abitanti.
Con successivo decreto n. 14284 del 20-11-2019 la Regione Calabria adottava VIA — AIA con cui autorizzava la BIECO S.r.l., proprietaria del sito, a realizzare una modifica sostanziale dell’impianto e, in particolare, a costruire un nuovo bacino in area limitrofa a quello preesistente. Il nuovo impianto avrebbe quindi presentato una volumetria di abbanco rifiuti pari a circa 650.000 mc, essendo costituito da due lotti funzionati aventi una superficie di circa 27.000 e 22.000 mq ed un’altezza di abbanco variabile da pochi metri a circa 24.
Unitamente alla costruzione del nuovo bacino si prevedeva altresì la realizzazione di un impianto di drenaggio e di aspirazione del percolato comprensivo di cisterne per lo stoccaggio temporaneo dei liquidi destinati a trattamento, un impianto di convogliamento e trattamento delle acque meteoriche nonché lo scarico di acqua superficiale.
Tra le varie prescrizioni allegate al provvedimento si segnalano quelle contenute nel Parere della Struttura Tecnica di Valutazione ove si stabiliva al punto 7 che “l’effettivo esercizio della discarica dovrĂ essere condizionato al completamento dei lavori di adeguamento delta viabilitĂ comunale e provinciale di accesso”, mentre al punto 11 si imponeva che “la raccolta e l’allontanamento delle acque di percolamento, prodotte dalla nuova vasca delta discarica, deve avvenire con modalitĂ e frequenza tale da garantire la completa rimozione del percolato insistente a! di sopra del sistema di impermeabilizzazione”.
Con Contratto del 13/01/2020 la BIECO affidava i lavori di realizzazione del bacino alla CALCESTRUZZI CARIATESE, di cui FUOCO Natale era socio institore (con poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione) e FUOCO Salvatore socio semplice; il primo, in particolare, stipulava il contratto quale legate rappresentante. Veniva nominato direttore dei lavori l’Ing. TOMEI Giuseppe.
Con Decreto Dirigenziale n. 10119 dell’8/10/2021, la Regione Calabria. dando seguito all’istanza della BIECO S.r.l. del 3/08/2021, autorizzava la modifica “non sostanziale” per l’aggiornamento del piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo nel progetto per la realizzazione della discarica. ln particolare — appare utile anticipare — la modifica proposta prevedeva, tra l’altro, l’unificazione dei due lotti in cui, secondo l’originario progetto, era diviso il secondo invaso in via di realizzazione.
Con nota della Regione Calabria — Dipartimento Territorio e Tutela del Territorio prot. n. 305589 det 30/06/2022, la Regione approvava le modifiche “non sostanziali” proposte dalla Bieco S.r.l. (varianti in corso d’opera).
Il 20/08/2022 TOMEI, quale direttore dei lavori, con apposito certificato di regolare intervento parziale, attestava che “i lavori relativi all’ampliamento della discarica sono stati regolarmente eseguiti con riferimento alla parte dell’impianto nella quale si è provveduto alla posa in opera del drenaggio previsto in progetto… con riserva di rilasciare ulteriore certificazione al completamento degli “interventi di drenaggio e ulteriori piccole opere afferenti il completamento della pavimentazione di alcuni tratti della viabilitĂ di servizio interna all’impianto”.
ln data 11/10/2022 la BIECO comunicava alla Regione ultimazione dei lavori di costruzione e chiedeva l’avvio della gestione con il conferimento rifiuti nella nuova vasca. proponendo una nuova verifica a cura dell’ARPACAL.
Il 20/10/2022 con ulteriore missiva a firma del PULIGNANO, in riferimento alla prexrizione di cui al n. 7 del titolo autorizzativo (“l effettivo esercizio della discarica dovrĂ essere condizionato al completamento dei lavori di adeguamento della viabilitĂ comurale e provinciale di accesso”), si chiedeva di iniziare l’attivitĂ sulla base di una relazione del TOMEI con cui si assicuravano interventi “ampiamente sufficienti a garantire l’obiettivo un attraversamento in sicurezza del torrente Paria”.
ln detta relazione, peraltro, venivano indicati gli interventi di miglioramento di alcuni tratti stradali mediante posa in opera di ghiaia, che “non stati interessati da tali lavori gli attraversamenti in corrispondenza dei recettori o fossi diretti verso i corpi idrici con gerarchie superiori”. Inoltre, si rassicurava la premura di non far percorrere con mezzi di conferimento l’alveo fluviale mediante “presidio h24” di personale incaricato dalla societĂ . In particolare, quanto alla viabilitĂ comunale la Bieco rilevava che la strada era stata migliorata ed era percorribile in sicurezza; quanto alla viabilitĂ provinciale le problematiche erano state superate per effetto dell’ordinanza provinciale n. 6/2022 che aveva disposto l’apertura al transito veicolare ella S.P. n. 6 “Grisica” per tutta la sua estensione, revocando precedente ordinanza ostativa.
La Regione prendeva atto di tanto e invitava l’ARPACAL ed attuare le verifiche del caso anche con specifico sopralluogo.
L’ ARPACAL, con nota n. 470465 del 25/10/2022 a firma dei dr. OSSO Gaetano e del Direttore Scientifico dott. IANNONE Michelangelo, affermava di aver preso atto del progetto e riscontrava l’assenza di criticitĂ ambientali.
Segnatamente, il funzionario Osso dell’ARPACAL veniva escusso a s.i.t., sede in cui dichiarava di aver eseguito un sopralluogo il 24/10/2022 su richiesta del Dipartimento del territorio e Tutela dell’ Ambiente della Regione (senza redigere apposito verbale), prendendo atto della relazione redatta dall’incaricato della BIECO in merito alla strada comunale Pipino-Cordarella, acclarando la realizzazione di quanto attestato e non riscontrando, per quanto di sua competenza, “alcuna criticitĂ ambientale tale da impedire le operazioni di conferimento dei rifiuti in discarica secondo i criteri indicati all ‘interno dell ‘elaborato prodotto”.
Il 25/10/2022 la Bieco dava avvio al conferimento e all’esercizio della discarica.
Successivamente, il Circolo Legambiente NicĂ di Scala Coeli, con esposti presentati rispettivamente in data 19/12/2022, 7/01/2023 e 8/01/2023, segnalava la presenza di massicce quantitĂ di percolato all’interno del nuovo invaso della discarica, attuando persino delle dirette Facebook dai cui fotogrammi, visionati ed estrapolati dalla P.G., emerge la presenza di un importante quantitativo di percolato all’interno dell’invaso…
Foto nr. 3: estrapolata dal video del 01 aprile 2023. La fotografia ritrae l’invaso della discarica. Appare evidente che la mole di percolato presente fosse analoga a quella dei mesi precedenti dei con aumento dei rifiuti abbancati ed aumento del percolato.Â
Va rilevato, al riguardo, come nonostante solo a fine ottobre 2022 fossero iniziati i conferimenti dei rifiuti, a neppure due mesi di distanza l’invaso si presentava ricolmo di percolato (con tale evenienza che veniva riscontrata anche in monitoraggi distanti tra loro nel tempo), evidentemente non venendo adeguatamente allontanato in violazione delle prescrizioni di cui al provvedimento autorizzativo.
Il Circolo Legambiente censurava altresì che per raggiungere la discarica gli automezzi guadavano il torrente Patia, con conseguenti ripercussioni sotto il profilo ambientale, nonostante l’autorizzazione avesse subordinato l’inizio delle attivitĂ di conferimento soltanto ad avvenuta ultimazione della nuova strada di accesso.
Sulla scorta di tali esposti il Dipartimento Ambiente regionale con nota del 21/12/2022 chiedeva l’effettuazione di verifiche in ordine alla segnalata presenza di una notevole quantitĂ di acqua nel catino di discarica tale trasformarlo in un “lago nauseante”. Con nota del 4/01/2023 alla Bieco e comunicata all’ARPACAL chiedeva al gestore di riferire in merito a quanto esposto da Legambiente.
Il 2/01’2023 l’ARPACAL a seguito della prima richiesta della Regione, effettuava un sopralluogo presso la discarica, redigendo verbale di sopralluogo (tecnici Borzillo e Simone, controfirma da parte della dirigente dott.ssa Oranges), poi trasmesso alla Regione, ove si osservava:
a) quanto al transito sul guado del torrente Patia si riscontrava personale della Bieco che regolava l’accesso alla discarica come previsto nel decreto autorizzativo; b) quanto al percolato presente nell’invaso, si riscontrava un ammontare accumulatosi sul fondo della discarica per circa 40 cm di profonditĂ , operando in quel momento mezzi adibiti alla compattazione dei rifiuti; c) quanto alla rimozione del percolato, dal registro carico-scarico risultava che per il mese di dicembre i liquidi erano stati avviati a smaltimento, con il gestore che affermava che dette operazioni di rimozione erano in Corso di completamento, aggiungendo che era stato attivato l’impianto ad osmosi inversa per il trattamento in sito del percolato.
In realtĂ , come rilevabile dalle sommarie informazioni rese dal dipendente GUIDO Umile detto impianto sarebbe stato attivato solo il 1/03/2023, (per come stimato dal consulente del P.M.) con funzionalitĂ ridotta alla metĂ di quanto previsto in progetto.
Con riguardo alla conformitĂ del transito dei mezzi in entrata a quanto previsto dal titolo autorizzativo, il PULIGNANO esibiva due verbali redatti da personale della Forestale di Rossano e della Municipale di Scala Coeli nei quali si escludevano irregolaritĂ circa il passaggio dei mezzi meccanici sul letto del fiume; del resto veniva esibita attestazione di cantierabilitĂ rilasciata dal Comune di Scala Coeli il 22/12/2022 relativamente all’autorizzazione alla realizzazione della strada di accesso alla discarica,
Si evidenzia però che l’ARPACAL il 22/08/2022 eseguiva un sopralluogo su iniziativa della Regione in seguito alla comunicazione di fine lavori in relazione alla realizzazione della nuova vasca, sede in cui, con riferimento alle opere di adeguamento della strada comunale si segnalava che gli stessi non erano ancora iniziati e pertanto che l’accesso avveniva tramite la precedente strada giĂ utilizzata per la realizzazione del primo lotto di discarica.
In merito PULIGNANO dichiarava che l’adeguamento di detta strada era al di fuori del perimetro dell’AlA 14284/2019, rilevando unicamente” ai fini della prescrizione che subordinava l’avvio dei conferimenti alla realizzazione del medesimo intervento.
Tanto va posto in raffronto con la giĂ richiamata missiva del 20/10/2022 proveniente dalla BIECO e invocante l’autorizzazione all’avvio dell’attivitĂ , cui veniva allegata una relazione a firma del TOMEI ove si assicurava I ‘esecuzione di interventi “sufficienti” a garantire un attraversamento in sicurezza del torrente Patia, tra cui l’interdizione al transito sul letto fluviale mediante adozione di vigilanza ad hoc, posa in opera di ghiaia in “alcuni tratti stradali” e generale miglioramento della viabilitĂ comunale, con contestuale riapertura al transito della S.p. n. 6.
Orbene, è evidente (mentre stupisce come tanto non sia stato oggetto di alcuna valutazione critica da parte degli organi preposti) come nel gennaio 2023 — a distanza di alcuni mesi dall’avvio dell’esercizio e a dispetto di quanto previsto dal titolo autorizzativo — non fossero ancora iniziati i lavori relativi alla realizzazione della nuova strada di accesso (costituente presupposto condizionante l’avvio dei conferimenti), con, a dire del PULIGNANO, gli accessi che avvenivano unicamente attraverso la via che comunicava con il vecchio invaso, il cui adeguamento, però, dapprima veniva ritenuto dal gestore estraneo alla nuova autorizzazione relativa al secondo invaso e dall’altro veniva attestato come avvenuto.
Tanto (sia con riguardo alla realizzazione della viabilitĂ e all’attivazione dei presidi atti alla gestione del percolato in discarica — unitamente alle scarsamente verificate attestazioni provenienti dalla proprietĂ ) induce a ritenere che alla data di apertura della discarica non erano ancora stati soddisfatti tutti i criteri di cui alle prescrizioni autorizzative.