Schiavonea. Un tuffo contro le pale: ecco perché protestare anche se non c’è il Comune

di Fabio Menin

Domenica 29 settembre mobilitazione in tutta la Calabria contro l’installazione di torri o pale eoliche nel Mare Jonio, ma anche sulle creste collinari e montuose. Alcune multinazionali energetiche provenienti dall’Europa del Nord infatti hanno pensato di installare torri alte 355 metri a pochi km dalla costa, ben visibili sia nel Golfo di Squillace , sia nel golfo di Corigliano, ancorate sul sui nostri fondali ricchi di specie ittiche. Da noi il progetto riguarda un tratto di costa di una ventina di chilometri tra Rossano e Mandatoriccio, mentre nel golfo di Squillace ci sono 5 progetti  per un centinaio di torri di cui uno già in via di approvazione  al largo di Punta Stilo. 39 enormi strutture. Un grave danno per il paesaggio, ma anche per l’ecosistema marino che dovrebbe sopportare centinaia di km di cavi sottomarini con relativi scavi e  distruzione di fondali, inquinamento elettromagnetico, e se non basta rischi per le rotte degli uccelli e delle stesse navi. Tra l’altro energia che non serve alla Calabria ma alle industrie del Nord.

Alla protesta, che si svolgerà in molti comuni della fascia costiera jonica, hanno aderito molti comuni, capofila il capoluogo di regione Catanzaro, insieme a tante associazioni comprese anche alcune sindacali. Avrei desiderato che anche il comune di Corigliano-Rossano aderisse smettendola una volta per tutte con questa smania di fare da soli. Voglio vedere quando le pale eoliche verranno impiantate da noi nel nostro mare chi ci aiuterà. Speriamo bene. Per intanto ritroviamoci tutti alla Madonnina del lungomare di Schiavonea domenica 29 settembre mattina ore 10.