Se Giusy Princi si scrollasse di dosso il mantello che la rende irriconoscibile da ciò che era
(Da: proposte per una scuola di Francesco Pileggi)
1) Portare gli studenti a fare lezione nei luoghi simbolo (Belli e Brutti) di questa regione (anche nei più vicini a piedi). Spiegar loro la Storia
2) Prender in affido un pezzo di terra e qualsiasi sia la specializzazione insegnare a prodursi del cibo e studiare le scienze applicate al processo della produzione
3) Portare gli studenti dei centri costiere e collinari a fare degli scambi con i loro pari nelle scuole di Montagna (quelle poche che restano) o riaprirle quelle chiuse per delle lezioni apposite e insegnare l’importanza di un territorio connesso (non solo virtualmente).
È uno scambio per cui vale anche il contrario al mare.
4) Riappropriarsi degli spazi scolastici in modo affettivo. Lasciare agli studenti il compito di pitturarsela la classe e addobbarla come meglio credono. Foto di campioni, fidanzati, di nonni appesi nelle classe o di cantinti autori, pupazzi ovunque o .. che ne so un po’ di fantasia…
5) Stabilire un momento di ricreazione con cibi locali e scambi ogni giorno, la scuola potrebbe organizzare un banco alimentare in accordo con produttori (pagandoli)…
6)Aprire le scuole (di più) allo scambio di idee con persone e personaggi della cultura, ma anche con i genitori che riescono a mantenere a fatica una famiglia e studiare la Storia vera…(si legherebbe veramente la scuola al territorio).
7) Portare almeno una volta banchi e lavagne al mare e fare lezione all’aperto…
7a) Portare almeno una volta banchi e lavagne in montagna e fare lezione all’aperto…
7b) Portare almeno una volta banchi e lavagne in campagna e fare lezione all’aperto…
7c) Portare almeno una volta banchi e lavagne al mercato all’aperto o al chiuso… anche tra le voci dei venditori… e fare lezione tra loro urlando magari…
Si apprenderebbero così una serie di concetti ma… si insegnerebbe qualcosa sulle Sensazioni…sui Sensi… e soprattutto che i Sogni non sono tanto irrealizzabili …