“Scurdammoce o passato, simm’ e Paola paisà” (di Saverio Di Giorno)

di Saverio Di Giorno

Paola rischia di essere – come la si voglia leggere – l’unico caso interessante di questa tornata di elezioni comunali. Non senza enormi contraddizioni e senza pastoie nelle quali si fa finta di dimenticare il passato. In genere a Paola lo slogan trasversale è scurdammoce o passato, simm’ e Paola paisà

Tutto parte dalla sfiducia da parte di nove consiglieri al sindaco Politano, che oltre al passaggio in Forza Italia colleziona, almeno per il momento, il fallimento del porto. Il passaggio a Forza Italia come era stato per Cetraro e Scalea porta male. Sindaci caduti sotto il peso delle contraddizioni. Una delle artefici, nel caso di Paola, Emira Ciodaro, leghista decide di allearsi con il socialista ed ex sindaco Perrotta. Che attualmente risulta il favorito.

A sinistra invece tutto si è coagulato intorno a Graziano Di Natale che in qualche modo tiene insieme un tavolo sia politico in senso classico che civico e che abbraccia Pd, M5s, il DeMa di De Magistris che a Paola è rimasto attivo oltre ad una serie di associazioni civiche. Una magia riuscita solo a Paola, a Scalea per esempio l’esperimento Pd-M5s è crollato all’istante. Certo, Di Natale non è un’alternativa al sistema, ma è evidente che le realtà civiche abbiano deciso di dimenticare per il momento il passato e optato per il montanelliano turarsi il naso, di fronte al carrozzone di destra.

L’altro nome radicale Signorelli, Rete dei Beni Comuni, si è disciolto come neve al sole non appena sono venuti fuori alcuni contatti con alcuni dissidenti di destra del gruppo del sindaco uscente Politano. Per dire quanto è fluida e melmosa la realtà politica paolana.  L’ultimo a scendere in campo è stato Tonino Cassano, ex assessore alle finanze di Perrotta dal 2017 al 2020. Cassano dovrebbe essere indicato dal movimento Liberi di Scegliere.

La situazione è talmente effervescente che per ora neanche nei rispettivi partiti si sbilanciano troppo per non rimanere incastrati nelle sabbie mobili di tutti questi delicati equilibri. Troppo delicati visto che tra porto da rifinanziare e 70 milioni di residui passivi da affrontare le questioni richiedono molta forza. E per questi debiti non può valere lo stesso slogan Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto Chi ha dato, ha dato, ha dato Scurdàmmoce ‘o passato..