di Santo Gioffrè
Pubblico, per la prima volta, a 80 anni dai fatti, perché questi erano gli obblighi presi 50 anni fa, i nomi di Combattenti Partigiani di Seminara. Alcuni di essi, conosciuti solo con il nome di battaglia, furono protagonisti di scontri feroci contro reparti fascisti e nazisti nel Nord Italia. Qualcuno rimase attivo, contro assassini di Partigiani, anche dopo il 25 aprile. Molti non furono mai identificati con il proprio vero nome. Quantità di armi furono spedite da Seminara. Erano armamenti che la Wehrmacht aveva, precipitosamente, abbandonato nel territorio di Seminara nell’agosto del 1943, trasformato in Centro Ospedaliero dell’esercito tedesco dopo lo sbarco alleato in Sicilia.
Fu uno dei più potenti Capi di picciotteria meridionale, con influenze fino a Napoli, amico intimo di Sandro Pertini, tornato politicizzato dall’isola di Ponza, che ordinò la consegna delle armi a Reparti Partigiani, dove operavano elementi seminaresi al Nord. Con le stesse armi, nel 1946, fu assaltata, per 2 giorni, la Caserma dei Carabinieri di Seminara. Io, negli anni ’70, vidi ciò che rimaneva della Wehrmacht a Seminara. Sic transit gloria mundi. Ora avete capito perché chi nasce quadrato non può morire rotondo? Lui era anche molto amico di Fausto Gullo. Nel Vibonese e nel Reggino, quando Gullo veniva a fare i comizi, da Ministro dell’Agricoltura, minacciato dagli agrari, li poteva fare perché presenziava questo potentissimo capo-picciotteria. tornato social-comunista dal confine di polizia a Ponza.