Serie B. Balata: “Caso Reggina? 19 società hanno rispettato le regole… Tifoseria meravigliosa: meritava di meglio”

Mauro Balata, presidente della Lega B, ha parlato a margine del Consiglio Federale FIGC e in merito alla situazione della Reggina ha detto, come riportato da Gianluca Di Marzio:

Noi abbiamo avuto un’altra vicenda, quella della Reggina, con una tifoseria meravigliosa, che avrebbe meritato di meglio. 19 società hanno rispettato le regole, forse c’è stata un’anomalia da un’altra parte. Ci sono state delle norme di coordinamento tra le legislazioni sportive e quelle ordinarie, approvate anche in relazione alla situazione Reggina. Oggi ci si dice che non vanno bene neanche più quelle, mi sembra davvero troppo. Format a 20 squadre? Siamo graniticamente schierati sul nostro format. Le conseguenze sarebbero devastanti, non stiamo parlando di un campionato qualunque. Abbiamo anche delle obbligazioni di natura contrattuale importante, non possiamo permetterci di subire pregiudizi da questa situazione“.

Aggiunge Balata sul caso Lecco: “Il Lecco non è una società della Serie B, ma credo che tutto ciò sia una vergogna. Ci atterremo alla decisioni dei Giudici e dei tribunali. Io, però, vorrei fare una riflessione: la Serie B ha un piano dal punto di vista industriale e deve adempiere a degli obblighi nei confronti degli sponsor e delle società hanno della programmazione, che ha un valore economico che è secondo in Europa e che ha un valore di 600 milioni di euro. Non si può pretendere che le competizioni sportive devono soccombere questo genere di tempistiche e di ritardi. E’ una cosa che va risolta definitivamente, ho tutte le mie società che sono sconcertate. Annullamento di riammissioni e ripescaggi? Andrà un attimino calibrata la riforma, c’è pur sempre un’esigenza di tutela dei format. Noi sappiamo che abbiamo fatto il nostro dovere“.

Intanto, il sito Strettoweb riferisce di una situazione da smobilitazione per la Reggina.

La situazione della Reggina è sempre più complicata: la dirigenza del club continua a perdere pezzi ormai praticamente ogni giorno lasciando un vuoto enorme nelle caselle fondamentali per il funzionamento della società. Dopo Pippo Sapienza, Filippo Mazzù e Salvatore Conti, questa mattina sono arrivate anche le dimissioni del Responsabile del Settore Giovanile Giuseppe Geria.

Quest’ultimo era tornato in riva allo Stretto qualche mese fa, dopo un corteggiamento più o meno lungo: tra gli artefici del periodo d’oro di Lillo Foti – ai tempi in cui “sfornava figli del Sant’Agata” – a lui era stato dato il compito di rifondare l’intero settore, negli ultimi anni abbastanza “trascurato”. Non sarà così, dal momento che anche lui va via, nonostante il lungo contratto, a causa dell’incertezza generale provocata da una società talmente trasparente che è scomparsa (e che aveva promesso, ma non solo a lui, ben altro in termini di obiettivi e ambizioni).

Come scriviamo da giorni, squadra e staff sono abbandonati a sé stessi, con il solo DS Taibi a fare da collante (stoicamente). E il ritiro, così, è tutt’altro che un ritiro: è più un ritiro farsa, ma non di certo per colpa della squadra. C’è chi torna a casa a dormire la sera (in alcune stanze della foresteria non funziona il climatizzatore e non c’è nessuno che può provvedere a ripararlo); chi è stato intravisto in centro nel weekend appena trascorso. E poi gli irrigatori dei campi sono malfunzionanti e in dispensa cominciano ad esserci sempre meno provviste per mangiare.