Serie B, caso Chievo. De Giorgis: “Le leggi dello stato sono superiori a quelle del calcio ma abbiamo un piano B”

«Siamo in difficoltà, normale si parlasse tanto di noi. In passato probabilmente abbiamo creato qualche fastidio, facendo al meglio le cose e spendendo poco». A parlare della questione-Chievo sulle colonne de “L’Arena” è Giorgio De Giorgis, direttore sportivo del Chievo, che aggiunge: «Siamo molto ottimisti. Non è che non abbiamo voluto pagare o abbiamo voluto fare i furbi. Abbiamo pagato pur non dovendo pagare, coscienti che il debito non era stato certificato. Chiedendo un documento che non ci è mai arrivato. E adesso la situazione rimane in sospeso. Sono molto preoccupato perché dobbiamo ribaltare una decisione presa dalla Covisoc: sapevamo che il Consiglio Federale non avrebbe cambiato strada, ma secondo noi le “leggi dello stato” sono superiori a quelle del calcio. Un piano B nel caso la situazione dovesse precipitare? Esiste: siamo pronti ad andare fino in fondo e pronti a ricorrere anche al Tar per far valere le nostre ragioni. Il mercato? Bloccato, perché non possiamo mettere firme su qualsiasi tipo di documento. Campedelli? Sta soffrendo questa situazione, ma di sicuro non molla: è il primo che vuole arrivare a una soluzione, ed è il primo che vuole rimediare a quello che è successo».