Serie B, diritti tv. Stretta finale con caccia ai soldi: gli scenari possibili

Diritti Tv della Serie B: stretta finale con caccia ai soldi. In campo solo Sky e DAZN oppure…

Fonte: iGizmo

Sui diritti Tv e streaming, la Serie B – a praticamente un mese dall’inizio del campionato fissato per il 17 agosto, dopo il varo del calendario con presentazione scenografica in piazza a La Spezia lo scorso 10 luglio – è alla stretta finale. Già perché l’assegnazione per la trasmissione delle 380 partite (10 per ciascuna delle 38 giornate escluse quelle di play-off e play-out) non è ancora stata fatta.

Siamo alla cosiddetta stretta finale, ma a sentire i rumors non mancano complicazioni e opportunità. Ma andiamo con ordine e ricostruiamo nei dettagli la situazione.

Diritti Tv “per prodotto” e non più “per piattaforma”

La Serie B nella sua ultima assemblea – e come ha sottolineato il presidente Mauro Balata – ha deliberato la pubblicazione dell’offerta finale al mercato relativa ai diritti audiovisivi 2024-2027, strutturata “per prodotto” e non più “per piattaforma”, con un valore minimo non derogabile e senza previsione di un termine di adesione. L’oggetto dell’offerta prevede un pacchetto dirette riservato agli utenti domestici e un secondo riservato ai pubblici esercizi. I corrispettivi richiesti sono modulati a seconda del numero degli aderenti. I valori indicati sono stati quantificati in considerazione del giusto equilibrio fra il trend del mercato delle Tv e il significativo incremento di ascolti delle ultime stagioni delle partite di Lega B (+1 milione di contatti nel solo anno scorso). Nella stagione archiviata aveva deciso di rinunciare all’esclusività assegnando tutte le partite sia a Sky, sia a DAZN.

Serie B: il trend degli ascolti

La stagione passata ha evidenziato per il campionato di Serie B, in termini di audience, un amr (ascolto medio) cumulativo di 23,57 milioni durante tutto l’arco del campionato e di 2,6 milioni per le dieci gare di post-season (ossia, le gare di playoff e playout). Al di là dell’ascolto medio con 600mila persone a giornata, alcune gare della scorsa Serie B hanno superato quelle di A come audience. La prossima stagione 2024/2025 potrà vantare piazze calcistiche importanti in termini di bacino d’utenza (e dunque per ascolti in Tv e/o streaming) come Bari, Catanzaro, Salerno, Palermo, Genova (con la Sampdoria), sena dimenticarne altre “storiche” quali Brescia, Cesena e Pisa.

Il nodo dei broadcaster

In virtù dell’accordo scaduto, la Serie B poteva contare in tema di diritti Tv e di trasmissione su 43 milioni di euro a stagione, dei quali 28 milioni di euro provenienti da Sky, 12 dalla piattaforma streaming DAZN e 3 dalla vendita sul mercato estero. Ma nella partita del rinnovo si sono inserite non poche variabili – per non dire ostacoli secondo qualcuno – che potrebbero pesare, visto che la prima “asta” è andata deserta. Come noto, Sky (al di là della co-esclusiva per tre gare della Serie A con DAZN che invece detiene i diritti di tutte) appare più che mai focalizzata sulle competizioni internazionali, avendo in pancia (con relativo esborso sonante di soldi) l’accordo triennale per 185 gare fra Champions, Europa e Conference League. La rete satellitare non avrà condivisione in chiaro con nessuno (ossia come accaduto Mediaset nell’ultimo triennio) e ha detto di voler valorizzare e capitalizzare al massimo la visione delle sfide a pagamento (niente match in chiaro se non in casi eccezionali e comunque con privilegio per la sua TV8). Al riguardo, l’incessante campagna pubblicitaria anche sulle reti Rai durante Euro 2024 non richiede ulteriori spiegazioni.

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DAZN sta riorganizzando la struttura a tutto tondo: per la Serie A deve onorare un impegno di almeno 700 milioni di euro all’anno fino al 2029. La piattaforma sportiva streaming (sia con il nuovo abbonamento Gol Pass, sia auspicando che la lotta alla pirateria possa favorire un aumento degli abbonati, nonostante l’aumento di alcune tariffe) sta cercando di implementare l’offerta: operazione non facile. Infine, nello scenario si è inserito il Mondiale per Club a 32 squadre varato dalla Fifa che si terrà con le migliori squadre nella prossima estate 2025 negli Stati Uniti. Qui è ancora da fare l’assegnazione, ma in pista ci sarebbero tante Big Tech a cominciare da Apple e Amazon.

Caccia grossa ai soldi

Con questa situazione, e ormai a un mese dall’inizio della stagione, il tempo sta per scadere per l’assegnazione dei diritti Tv.  Il presidente Mauro Balata ha confermato che il dialogo è instradato “con i partner dopo un percorso meraviglioso che dato reciproche soddisfazioni”: Insomma, c’è la volontà di proseguire con Sky e DAZN, ma… “bisogna considerare che la Serie B è cresciuta come valore in termini di ascolti”. Tradotto in parole semplici, il nodo è tutto economico. Bisogna trovare la cosiddetta “quadra”, tenendo conto delle posizioni negoziali che ciascun attore sta mettendo sul tavolo. Come spesso accade, ancor più in questi casi, le indiscrezioni (più o meno diffuse per convenienza da tutte le parti) prendono il sopravvento. E allora facciamoci tentare dal gioco dei numeri che sarebbero sul tavolo. Sky avrebbe offerto 16 milioni (12 in meno dello scorso accordo). DAZN sarebbe arrivata a quota 14 milioni di euro (2 milioni in più). Tenendo come riferimento la cifra di 3 milioni di euro per i diritti derivanti dalle vendite all’estero, si arriverebbe a un totale di 33 milioni di euro. Insomma, un “vuoto” da 10 milioni di euro a stagione per il pacchetto del prossimo triennio 2024/2027, rispetto al bando precedente (che comunque ha dovuto affrontare un ammanco di 6 milioni a causa del mancato pagamento di Helbiz). La “torta” complessiva per i Club di Serie B (se si aggiungono ricavi legati alla mutualità della Serie A per il valore del 6%) arriverebbe a circa 60 milioni di euro, contro i 78 milioni di euro per i diritti Tv. Insomma, ogni club dovrebbe rinunciare ad almeno 1,3 milioni di euro.

Ma Rai e Mediaset?

In questo risiko, non mancano anche le suggestioni, diciamo così. Ma possibile che Rai e Mediaset non siano interessate a entrare nella partita dei diritti Tv per la Serie B? Eppure, la Tv di Stato (Nazionale e Serie C a parte) il calcio “live” non sa nemmeno che cosa sia. Il gruppo guidato da Piersilvio Berlusconi  che ha già in casa i diritti Tv triennali di Coppa Italia (quest’anno le gare dei quarti di finale, con le big, dovrebbero andare in scena in concomitanza del Festival di Sanremo) e della Supercoppa Italiana, ma ha perso la partita del martedì sera di Champions League che ha generato ottimi ascolti su Canale 5.

L’eventualità di un canale proprietario

Sempre sul tema dei diritti Tv, la Serie B ha dichiarato anche di essere pronta ad operare in caso di mancata assegnazione di pacchetti di diritti audiovisivi di dirette. Lo farà gestendo e commercializzando un canale proprietario, in modalità a pagamento (e non in forma esclusiva), di cui avrà piena responsabilità editoriale e che produrrà direttamente in modalità B2C o in modalità B2B2C anche mediante accordo di distribuzione con soggetti terzi, da individuarsi senza vincolo di procedure e in regime di autonomia privata.

La produzione attribuita alla società francese EMG

In attesa dell’assegnazione dei diritti televisivi dalla prossima stagione, la Serie B intanto ha scelta per la produzione la società francese EMG. Nelle scorse ore la Lega Cadetta ha anche emesso una nota per “… chiarire e difendere la propria immagine, riservandosi di adire alle vie legali in una fase delicata per la vendita dei diritti Tv, a fronte di articoli probabilmente per disturbare e intralciare il percorso di assegnazione”. La nota evidenzia: “La Lega B precisa che la scelta della produzione televisiva per il prossimo triennio, non più rinviabile vista la complessità e l’imminenza dell’inizio della nuova stagione, è stata attuata dopo un’attenta analisi di benchmarking che ha coinvolto tutti i maggiori soggetti a livello nazionale. Al termine di questo studio è stato individuato un fornitore che offriva il migliore equilibrio economico-qualitativo, per lo svolgimento dell’attività di produzione, in linea con le indicazioni dell’offerta al mercato della Lega B. Una scelta, questa, confermata sempre all’unanimità o a larghissima maggioranza dagli organi direttivi e assembleari della Lega Serie B in un processo di assoluta trasparenza e condivisione”.

Insomma, il puzzle da comporre è sufficientemente articolato. Il tempo stringe, ma come spesso capita, le cose migliori arrivano nei minuti finali, nella classica “Zona Cesarini”. Ormai, il conto alla rovescia è cominciato.