Serie B, il Cosenza torna a vincere ma è ancora con un piede (e mezzo) in Serie C

Il Cosenza torna alla vittoria contro il derelitto Pescara. Un 3-0 senza storia dopo le tre sconfitte consecutive che avevano scatenato lo psicodramma del cambio di allenatore (Novellino al posto di Occhiuzzi) e dopo le due settimane di stop del campionato per il Covid proprio a Pescara. La squadra abruzzese è messa veramente molto male e dopo la sconfitta di oggi è virtualmente retrocessa. E in campo – con sette titolari in meno – s’è visto subito che per il Pescara non ci sarebbe stato scampo. In soli otto minuti, il Cosenza è passato due volte. Al 6′ mancino esemplare del redivivo Tremolada su calcio di punizione, sul quale Fiorillo arriva tardi. E dopo appena due minuti raddoppio di Carretta. Assist di Tremolada per il fantasista, che scivola, si rialza, supera Scognamiglio e di sinistro dal limite infila Fiorillo. Tutto veramente molto facile. Il tris ancora nel primo tempo al 31′ per la doppietta personale di Tremolada. Assist di un ottimo Gliozzi per il trequartista che, con una gran giocata, inventa un altro bel sinistro dal limite: Fiorillo la tocca ma non basta. Partita già chiusa, dunque, dopo poco più di mezzora. Nella ripresa, da segnalare solo un calcio di rigore di Machin parato da Falcone.

La vittoria del Cosenza, tuttavia, non fa sorridere nessuno perché il concomitante successo dell’Ascoli, addirittura contro la capolista Empoli, rende vano lo sforzo dei Lupi, che rimangono distaccati di cinque punti dai marchigiani e, di conseguenza, se il campionato fosse finito oggi, sarebbero in Serie C direttamente e senza passare dai playout, perché distanziati di più di 4 punti. Martedì il Cosenza giocherà in casa della capolista Empoli (che vincendo potrebbe festeggiare in anticipo la Serie A) e l’Ascoli sarà di scena sul campo della Reggina in piena corsa per i playoff ma è rientrata in corsa anche la Reggiana, che battendo il Pordenone e confermandosi a una sola lunghezza dal Cosenza, con la prospettiva di affrontare martedì il quasi condannato Pescara, potrebbe addirittura scavalcare la squadra rossoblù. Ma la speranza, chiaramente, per il Cosenza è sempre l’ultima a morire.

In città, intanto, aumentano malumori e contestazione contro il presidente Guarascio, al quale praticamente tutta la tifoseria chiede a gran voce di togliere il disturbo, qualsiasi sia l’epilogo di questo torneo.