Nel giorno in cui il Rende conosce l’amarezza della prima sconfitta in campionato, brilla la stella della neopromossa, matricola terribile, Sicula Leonzio.
La “storica” squadra di Lentini, che nel corso degli anni si è incrociata più volte anche con Cosenza e Rende, ha fatto scrivere i giornali di tutta Italia per il suo record: nessun gol subito in 6 giornate, unica squadra ad aver mantenuto la rete inviolata dalla Serie A alla Serie D.
Oggi i bianconeri hanno vinto a Sarno (2-1) ma nel finale hanno subito il primo gol e quindi hanno perso il record di imbattibilità ma in compenso continuano a rimanere ai vertici della classifica, al secondo posto assoluto a due sole lunghezze dalla capolista Igea Virtus e staccando proprio il Rende, che fino a domenica scorsa era appaiato alla Sicula Leonzio.
Tra i fiori all’occhiello della squadra bianconera, allenata da Seby Catania, c’è anche un cosentino. Si tratta del centrocampista Andrea Gaudio, classe 1998, mandato in prestito dal Cosenza in terra siciliana.
Gaudio, testa alta, piedi buoni e voglia di lottare, si è rivelato nella Pro Cosenza del presidente Perciavalle e di mister Daniele Franzese, è passato al Cosenza dove ha fatto la trafila dai Giovanissimi fino alla Berretti e nella stagione passata è stato anche convocato più volte con la Nazionale Under 19.
Nonostante la grande concorrenza, Andrea Gaudio si è ritagliato il suo posto di titolare nello scacchiere di Catania. Ha esordito a Castrovillari, alla terza giornata, entrando all’inizio del secondo tempo e da allora ha collezionato quattro gare da titolare al centro del campo, impressionando tutti per la pulizia nel tocco di palla, per la visione di gioco e per il dinamismo. Anche oggi nella gara di Sarno ha giocato fin dal primo minuto.
Nella Sicula Leonzio gioca anche una vecchia conoscenza del calcio cosentino ovvero Giovanni Foderaro, che qualche stagione fa ha indossato la maglia del Cosenza di Stefano Fiore e Aristide Leonetti. Foderaro ha segnato uno dei due gol con i quali la Leonzio ha sbancato il campo di Sarno.
Passando al Rende, la squadra di Bruno Trocini è incappata in una giornata decisamente no ed è stata sconfitta per 4-1 sul campo della Palmese. Sotto di un gol alla fine del primo tempo, il Rende ha beccato due reti in due minuti all’inizio della ripresa e non è stato più capace di reagire. Una sconfitta amara ma che dev’essere uno sprone per riprendere a marciare come e meglio di prima. La squadra ne ha tutte le potenzialità.
Palmese-Rende 4-1
PALMESE (4-3-3): Pellegrino 6,5; Lavilla 6,5 Cassaro 6,5 Scoppetta 6,5 (1′ st Taverniti 6) Misale 6,5; Lavrendi 6,5 Corso 7 (35′ st Zampaglione sv) Crucitti 7,5; Bonadio 7,5 Dorato 6,5 De Marco 7 (33′ st Romola sv). In panchina Laganà, Lugliese, Spanò, Amico, Potrone, Mallamaci. All: Dal Torrione
RENDE (3-5-2): Puterio 6; Sanzone 5,5 Marchio 5,5 Crispino 5 (14′ st Azzinnaro 6); Viteritti 6 Gigliotti 5 (42′ st Formosa sv) Benincasa 5 Boscaglia 6 Serleti 5; Ferreira 5 Actis Goretta 5 (14′ st Fiore sv). In panchina Falcone, Piromallo, Manes, De Marco, Falbo, De Pascale. All: Trocini
ARBITRO: Ruggiero di Roma 1
MARCATORI: 11′ pt Crucitti (P, rig), 5′ st Bonadio (P), 7′ st De Marco (P), 17′ st Crucitti (P), 42′ st Viteritti (R)
NOTE: Spettatori 1000 circa. Espulsi 24′ st Fiore per gioco falloso. Ammoniti Cassaro (P), Marchio (R), Lavilla (P), Crispino (R). Angoli 5-4 per il Rende. Recuperi 2′ pt e 5′ st