SBARBI, ANCHE LA CALABRIA TRA I SUOI “FINANZIATORI”
Nei compensi extra di circa 300 mila euro guadagnati da Vittorio Sgarbi nei primi nove mesi del 2023 c’è anche il contributo che proviene dalla nostra terra. Nell’elenco pubblicato da Il Fatto Quotidiano risulta anche l’impegno di Vittorio Sgarbi a Vibo Valentia il 9 maggio 2023 per la presentazione del suo libro “Canova e la bella amata”. Presentazione avvenuta all’interno del FESTIVAL DEL SUD. Noi che abbiamo una certa età e siamo mezzi rincoglioniti siamo andati su internet per vedere cos’è questo Festival del Sud. Il Festival del Sud viene organizzato da sei anni da una associazione dal nome Valentia. L’ultima edizione si è svolta a Vibo Valentia dall’8 al 10 maggio e veniva presentato come un evento epocale.
L’associazione Valentia presentava così il grande evento: “Il Festival del Sud – Valentia in festa è pronto ad accendere i riflettori sulla Calabria per la sesta edizione, che si terrà presso il Valentianum di Vibo Valentia da giorno 8 al 10 maggio. Il Festival del Sud è una manifestazione itinerante che mira a creare un valore aggiunto per il territorio, coinvolgendo la comunità, le attività produttive, gli operatori economici e le associazioni locali. L’evento è progettato per essere su misura per il territorio, ospitato in luoghi storici e caratteristici della Calabria. Più di 50 ospiti di caratura internazionale della cultura, della musica, dello sport e della politica, si alterneranno nelle tre giornate vibonesi. Tra i più celebri, il giornalista antimafia Pino Maniaci, l’imprenditore Joe Bastianich, il sottosegretario Vittorio Sgarbi, i figli di Giulio Andreotti, Stefano e Serena Andreotti, il direttore responsabile dell’Ansa Luigi Contu, la direttrice dei quotidiani editi dal gruppo Monrif Agnese Pini, l’ex ministro Claudio Martelli, Piera Maggio, il marò Massimiliano La Torre, il deputato Aboubakar Soumahoro e l’ex presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, che farà la sua prima presentazione del libro in Calabria”.
Naturalmente l’evento è stato finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6. 02. 02 erogate ad esito dell’Avviso “Attività Culturali 2022” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura. Non solo: l’associazione Valentia ci fa sapere che ha avuto anche il patrocinio del Parlamento Europeo. Si sa che la nostra regione è terra ormai da anni di grandi eventi, di eventi che puntualmente vengono presentati come la grande occasione per il salto di qualità della nostra regione e che poi puntualmente, spente le luci della ribalta, nessuno si ricorda più fino all’edizione successiva.
Vibo Valentia tra Capitale del libro 2021, leggere e scrivere, Festival del sud, Vibook, eccetera eccetera, a quest’ora doveva essere una fucina dell’intellighenzia italiana ed europea. Invece brancola sempre negli ultimi posti di tutte le graduatorie. In un solo anno Vibo ha avuto la capacità di perdere ben 49 posti nella graduatoria nazionale degli ecosistemi urbani. E’ scesa in un anno al 95° posto e peggio di lei fanno solo Crotone e Reggio Calabria. Ma i grandi eventi tracimano ed esondano anche fuori dalla provincia di Vibo Valentia. Ricordiamo che si è appena conclusa la grande stagione estiva ed autunnale degli 8 grandi eventi che hanno ottenuto ben 100 mila euro di contrìbuti cadauno dalla Regione Calabria. Siamo ormai la Bengodi dell’Italia, la regione dei balocchi.
Ma torniamo a noi. L’associazione Valentia, dice il sito, “nasce nel 2017 ed è composta da un cospicuo numero di ragazzi che da anni dona il proprio impegno per aiutare chi ne ha bisogno, attivandosi per il sociale, principalmente nel meridione, in una delle regioni più martoriate dell’intera penisola”.
Vuoi vedere che il cachet pagato a Vittorio Sgarbi per la sua presenza al Festival del Sud risponde a questa mission dell’associazione? E si perché ancora non vi abbiamo detto che Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura, sempre secondo il Fatto Quotidiano, per venire a presentare il suo libro “Canova e la belle amata” in Calabria ha ricevuto il compenso di euro 5100.
Cioè noi calabresi, con i soldi ricevuti dalla Regione Calabria abbiamo pagato il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che non potrebbe ricevere compensi e svolgere attività promozionale, per promuovere il suo ultimo libro. Un capolavoro. Se avete tempo ascoltate una delle tante interviste rilasciate da Sgarbi a margine dell’evento. Alla luce di questa ultima notizia le sue parole sono surreali e di una comicità assoluta. Il grande critico affermava: “Io sono un incosciente. Ieri sera sono partito da Sutri, dove sono sindaco, e sono arrivato alle sette del mattino un po’ indispettito da questo viaggio così lungo, ma poi sono arrivato ed ho visto il Palazzo di Francia ed ho visto che c’è una vita insolita e quindi ho fatto bene a venire e questa festa… è una occasione per visitare persone..”. E alla luce dei nuovi fatti certamente il compenso di euro 5100 ha aiutato Sgarbi a intraprendere questo viaggio nel profondo Sud. Altrimenti col cazzo che veniva qui, potrebbe pensare qualche malalingua.
Ma Sgarbi è incontinente e continua: “Bisogna salvare la Calabria dalle pale eoliche, dalla mafia che continuano a distruggere il paesaggio perché sono incoscienti e criminali, li vorrei tutti arrestati. Tutti quelli che promuovono, comprando le terre dai contadini, le pale eoliche in realtà non amano la Calabria La vogliono distruggere, sono veri e propri mafiosi. Non ho paura di quello che dico. Siccome si parla tanto della mafia, esorto Gratteri a muoversi nella direzione delle indagini sull’eolico in Calabria che distrugge uno dei paesaggi più belli del mondo”.
Gratteri purtroppo dalla mafia delle pale eoliche non ci ha salvato, ma adesso che è ghiuto a Napoli, nasce spontanea una domanda: chi ci salverà dai tanti attori, registi, scrittori, presentatori, opinionisti che arrivano in Calabria a presenziare eventi, manifestazioni, spettacoli, eccetera eccetera? Non fanno una beata mazza, si fanno qualche giornata di relax, mangiano le nostre prelibatezze, dicono qualche stronzata tipo quanto è bella la Calabria, ricevono in premio una coppa, una targa, una colonna, di nessun valore, incassano il cachet e Ciao Calabria, ci vediamo il prossimo anno. E noi calabresi paghiamo.
Naturalmente per mettere su eventi, associazioni, manifestazioni, bisogna anche trovare la giusta strada. Non pensiate che è da tutti intraprendere questo percorso irto di difficoltà senza i giusti legami politici. Infatti presidente dell’associazione Valentia è Anthony La Bianco che è divenuto consigliere comunale di Vibo Valentia non più tardi di un anno fa, dopo la scomparsa prematura del consigliere comunale Raffaele Iorfida. Fu candidato nella lista “Rinasci Vibo” nelle elezioni comunali del 2018 a sostegno di Maria Limardo e risultò primo dei non eletti. Lista ispirata da Tonino Daffinà, che subito dopo le elezioni vide i suoi consiglieri eletti, insieme al loro ispiratore, rientrare in Forza Italia abbandonando al loro destino tutti gli altri candidati, a partire dalla stesso Lo Bianco.
Cosa farà alle prossime elezioni comunali non è dato saperlo, probabilmente sosterrà con una sua lista Maria Limardo o il nuovo candidato di centrodestra. Nonostante l’emarginazione che ha denunciato non gli conviene di certo abbandonare quella nave per i legami e i sostegni creati alla sua associazione. Anche perché a giugno 2018, alla presenza della sottosegretaria Wanda Ferro, del Prefetto di Reggio Calabria, l’associazione Valentia ha ricevuto in convenzione la gestione di ben quattro beni sequestrati alla ‘ndrangheta. I beni si trovano a Zambrone e Isola Capo Rizzuto con il proposito di far nascere la casa della legalità intitolata a Piersanti Mattarella.
In attesa che questa lodevole iniziativa vada in porto, siamo sicuri che il Presidente Anthony Lo Bianco per fare chiarezza sulla gestione del Festival del Sud ci informerà se Vittorio Sgarbi era l’unico ad aver percepito un cachet per la sua esibizione in quel di Vibo Valentia ed eventualmente le retribuzioni percepite da tutti gli altri ospiti, politici, scrittori, opinionisti, giornalisti dell’iniziativa stessa. E in più come faceva una associazione impegnata nella lotta alla trasparenza e alla correttezza amministrativa a non sapere che le leggi dello Stato italiano impediscono ad un sottosegretario di ricevere qualunque compenso per attività nel proprio settore di competenza. L’impegno contro la ‘ndrangheta e la corruzione richiede come minimo un atto di trasparenza. Ma in Calabria la trasparenza è un optional…