“Signora Von der Leyen, stia calma… Dio esiste, ma non è lei!”

Comunicato stampa

agli organi di informazione

Firenze, 1.12.2021

Il Popolo della Famiglia Firenze twitta alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: 
“Signora, stia calma… Dio esiste, MA NON E’ LEI!…”
Nel corso dell’eterna lotta tra il Bene e il Male, dove però il primo vincerà sicuramente, come Dio ha promesso all’Uomo, Il Popolo della Famiglia Firenze ha rilevato, come peraltro tutto il mondo, la recente, paradossale notizia (qui da Il Giornale) del documento interno dell’Unione Europea che, in via della direttiva “inclusiva” di “non offendere i non cristiani”, vietava l’uso della parola Natale o di nomi troppo cristiani“.
 
Il referente del Popolo della Famiglia per Firenze,  Pier Luigi Tossani, ha quindi inviato il seguente tweet alla Presidente Von der Leyen, e per conoscenza al Commissario europeo all’Uguaglianza, Helena Dalli:
 
pikaso.me-PopFamFirenze-20211201_104354-1465995062517678082.png
 
che, tradotto, suona nel modo seguente:
Signora Von der Leyen, a proposito del Santo Natale e dei nomi “Maria” e “Giovanni”, ma pensiamo che intendesse “Giuseppe”, lo sposo della Vergine, madre di Cristo, Le diciamo: «Stai calma… Dio esiste, MA NON SEI TU »”.
Tossani dichiara:
“Sono parole dure, ma è un vero e proprio delirio di onnipotenza, quello che ha ispirato le direttiva dell’Unione Europea, i cui vertici – non eletti dal popolo – vorrebbero manipolare i cittadini al punto di indurli a fare gli auguri natalizi nel modo a loro gradito, e a chiamare i loro figli in modo politicamente corretto. Quei burocrati hanno evidentemente guardato troppe volte il film orwelliano “1984”, e si sono immedesimati nel “Grande Fratello”. La direttiva è stata poi ritirata, a motivo delle proteste suscitate. Però, anche se al momento hanno ringambato, gli oligarchi europei sono sempre lì, saldamente ancorati ai loro scranni dirigenziali di tecnocrati, a tramare contro i popoli europei. La “Commissaria politica” Helena Dalli ha infatti detto che “il documento non è ancora maturo, ma c’è ancora da lavorarci”. Il che, tradotto in parole povere, significa che i tecnocrati lavoreranno non sul documento, ma particolarmente sulle menti delle nuove generazioni, fino a plasmarle fino al punto in cui, inconsciamente, esse faranno propria la direttiva di cui sopra. Lo stanno già facendo.
Da parte sua, il Popolo della Famiglia, in quanto movimento politico, osserva che non c’è da sdegnarsi, né da stracciarsi le vesti, per l’approccio di governo della UE, i cui termini ideologici, avversi ai popoli del continente, erano già chiari e ben noti da lungo tempo. C’è piuttosto, a cominciare dall’Italia, da perseguire l’opzione politica. Ovvero, conquistare con pazienza voto dopo voto, fino ad avere parte attiva nel Governo del Paese. A quel punto, fra i primi provvedimenti ispirati dal Popolo della Famiglia vi sarà sicuramente quello del buono scuola a costo standard, per l’effettiva libertà di educazione, secondo gli articoli 26 e 30 della nostra Costituzione. In tal modo disinnescheremo molto più agevolmente le micidiali derive ideologiche dell’Unione Europea”.