In Sila il 1° Memorial Piero Romeo

Domani, sabato 24 giugno e domenica 25 giugno al Villaggio Arca di Fago del Soldato, il gruppo ultrà Anni Ottanta Cosenza ha organizzato il Primo Memorial Piero Romeo per ricordare uno dei pionieri del volontariato in città e uno dei fondatori degli Ultrà Cosenza. 

La Terra di Piero, l’associazione nata in suo nome, è orgogliosa di sostenere il gruppo Anni 80 per avere dato vita al 1° Memorial Piero Romeo riportando in uno dei suoi alvei naturali, il ricordo di Piero.

Il programma del Memorial prevede per domani il raduno dei partecipanti alle 10 al Parco Piero Romeo di via Roma e la partenza per la Sila, dove per le 13.30 si pranzerà. Alle 16 tante testimonianze in “Ricordando Piero Romeo” e alle 18 un po’ di movimento con il torneo “folle” degli amici di Piero. A seguire, il concerto dei Lumpen.

Domenica 25 colazione al Villaggio Arca, alle 10.30, per poi ritrovarsi tutti alle 13.00 per il pranzo e i saluti finali.

Di seguito un ricordo speciale.

Descrivere Piero a me suona come descrivere una nuvola bassa che minaccia di buttarti addosso una marea di acqua. Perché Piero Romeo era questo: un mix di ironia, solidarietà mai pelosa , capacità di ascolto, ma anche, e forse soprattutto, capacità di scudisciare le debolezze umane con una sola battuta. Che era appunto come un temporale improvviso ma benefico.

Con Piero ho condiviso l’esperienza Centrafricana, l’apertura della Mensa dei Poveri, centinaia di trasferte al seguito dei Lupi e tanto tanto altro. Mi chiedete di descriverlo. E come faccio? Da dove inizio? Chi mi da il potere di sezionarne i gesti ed i comportamenti? No, non riesco a farlo. Mi basta sapere che orgogliosamente posso dire a testa alta d’essere stato suo amico e di aver goduto della sua stima. Mi basta pensare che un Piero Romeo lo ha avuto solo la mia città. Tutto ciò mi porta a pensare che la fine del percorso è stata meno importante di quel percorso che Piero ha vissuto con tutti noi. Siamo stati dei privilegiati ad averne “goduto” l’esempio.

Siamo stati fortunati, noi cosentini, ad aver avuto un “capo involontario” che ha insegnato a più di una generazione cosa vuol dire veramente essere Ultrà. Allo stadio, nella vita ed anche nella malattia che porta alla morte, vissuta da Piero con la fierezza di quella Prima Linea che nel 78 ci vedeva pischelli ma già combattivi. La tua storia è la nostra storia, la tua terra è la nostra terra. La Terra di Piero.

Sergio Crocco