Sila-Mare. Robertino assolve tutti in diretta tv

SILA-MARE. ROBERTINO IL PARASSITA ASSOLVE TUTTI

A proposito del crollo del ponte di Longobucco, del 3 maggio scorso, dopo il tradizionale strappo delle vesti a favore di telecamere il presidente Occhiuto assolve tutti.

Infatti, Robertino il parassita nel corso della trasmissione “Agorà” di Rai3, parlando dell’alluvione dell’Emilia-Romagna, a proposito del crollo del viadotto Ortiano 2, fra l’altro, ha beatamente affermato: «Ho fatto una verifica con gli uffici regionali e ho visto che questo ponte non aveva l’ancoraggio di 20 metri sotto il terreno, praticamente non aveva fondamenta. La cosa assurda è che nella normativa del tempo, e probabilmente anche in quella attuale, non è previsto che i ponti con i piloni negli alvei debbano avere necessariamente questo ancoraggio di 20 metri». Praticamente, nessun colpevole.

In attesa dei dovuti approfondimenti tecnici, in paese e sul web fioccano i commenti. Il primo: «Quel “necessariamente” non implica che non debbano farsi. Se è così mi sembra una superficialità, oltre ad una via di fuga per i responsabili».

Più professionale il secondo di A.V.: «è una grossa baggianata: a suo tempo nel progetto preliminare fatto redigere dalla Comunità Montana era previsto che sotto le fondazioni dei piloni ci fossero i pali a profondità di 15/20 metri, il preliminare ho avuto opportunità di vederlo, allo studio Salatino e Volpe che erano i progettisti. Se i piloni non avessero le fondazioni su pali sarebbero crollati tutti ma quelli a monte non si sono mossi molto probabilmente perché il preliminare con le specifiche indicazioni è stato rispettato… a valle hanno risparmiato mi auguro che la magistratura faccia chiarezza… il resto sono solo parole».

Intanto per domenica prossima è previsto un “Tavolo politico”, organizzato dal Comitato cittadino, coi soliti 3 papponi regionali Bevacqua, Graziano e Tavernise, oltreché vari sindaci del circondario ed altri esponenti politici. Francamente, un po’ troppi.

Appena stamattina, inoltre, il sindaco Pirillo, ancora con le bandiere a lutto alle finestre, ha annunciato che festeggerà a giugno il primo anniversario della “storica” vittoria alle amministrative e della “liberazione”. Beato lui. E in molti si chiedono: «Liberazione da chi e da che cosa, considerato che il dott. Pirillo era il sindaco uscente?» A saperlo! Proiezione inconscia? Potrebbe essere.