Sila-Mare. Tanto tuonò che (non) piovve: la solita farsa

SILA-MARE: TANTO TUONÒ CHE NON PIOVVE! LA SOLITA FARSA

E dopo la festa patronale di San Domenico, i longobucchesi tornano a fare i conti con la realtà, con la dura realtà purtroppo.

Soprattutto, si discute delle risultanze dell’incontro del 3 agosto scorso a Catanzaro, con il presidente-parassita Occhiuto e alla presenza del dirigente Anas Calabria; anche consiglieri regionali vari e il sindaco di Longobucco comodamente in remoto. La riunione era stata richiesta con urgenza dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil.

Al di là delle considerazioni di comodo apparse sui social (il generalissimo Graziano e i grazianini locali in primis), la situazione è stata ben delineata dalla Cgil locale, presente all’incontro. E non è una bella situazione.

In particolare

1) Nel tratto Longobucco Ortiano a oggi sono state messe in sicurezza solo 4 pile su 15 da attenzionare complessivamente.

2) La strada è stata aperta al traffico, ma verrà chiusa a ogni scroscio di pioggia.

3) L’Anas non ha fornito comunque tempi certi di completamento della verifica e della messa in sicurezza;

4) Per la ricostruzione del viadotto crollato ci vorranno minimo 24 mesi, burocrazia permettendo e solo dopo adeguati approfondimenti geologici.

5) Il costo dell’opera di ricostruzione del viadotto è stato quantificato in 6 milioni di euro.

Inoltre, la Regione Calabria ha reso noto che il tratto Ponte Manco-Ponte Caloveto dovrebbe essere consegnato verso i primi mesi del prossimo anno. Sempre, salvo imprevisti. Totale incertezza per l’ultimo lotto Ponte Caloveto-SS106. I tecnici hanno evidenziato alcune difficoltà progettuali a causa della situazione particolarmente complicata sotto l’aspetto fluviale, geologico e ambientale dell’alveo del fiume Trionto nel tratto interessato dai lavori. Ragion per cui ancora non è stato quantificato il costo dell’opera, né tanto meno si può parlare di una timeline.

Si è parlato anche della SP276, della SS177 (Monte Altare) e della strada Macrocioli.

A questo punto, la disperazione dei longobucchesi è totale. Tanta rabbia, tanta sfiducia. Praticamente si è al punto di partenza. Nessuno crede ai tempi dettati dall’Anas. I 2 anni diventeranno 5 e forse 7 e forse 10.

Il post celebrativo del ministro Salvini di pochi giorni fa, direttamente sui suoi profili social e con tanto di video, ormai è per tutti una beffa. E le sfilate politiche di questi giorni e addirittura di queste ore? Una presa in giro.

I longobucchesi sono frastornati; i partiti inesistenti, il sindaco continua a piangere e anche il comitato non sta molto bene. Chiu’ Chiu’ Bevacqua non pervenuto!

Non resta che confidare in San Domenico e nella testa dura dei longobucchesi.