SILA-MARE: UNA FERITA APERTA.
IL TERRITORIO CHIEDE TRASPARENZA E CHIAREZZA
Longobucco (CS), 26 novembre 2025 –
La vicenda della Sila-Mare continua a rappresentare una delle più gravi criticità infrastrutturali della Sila Greca. Una storia fatta di ritardi, varianti non condivise, fondi bloccati e scelte comunicate in modo parziale, che oggi genera preoccupazione e incertezza nell’intero territorio.
UNA DENUNCIA CHE ARRIVA DA LONTANO
Già nei mesi scorsi molti cittadini avevano segnalato problemi divenuti ormai strutturali: il blocco del collegamento originario verso la SS106 in Contrada Foresta, la rimodulazione del tracciato verso la direttrice Crosia–Longobucco, i 22 milioni stanziati nel 2016 mai utilizzati come previsto, e l’isolamento crescente delle comunità interne.
Il risultato è una situazione che mette in discussione lo sviluppo, la sicurezza e il futuro di un intero comprensorio.
Il 24 ottobre si è svolto a Longobucco un Consiglio Comunale aperto, evento senza precedenti, in cui maggioranza, opposizione, associazioni, sindacati e cittadini hanno approvato un unico documento condiviso.
Tre i punti centrali:
1.Ricostruzione urgente del viadotto crollato, con possibilità di bypass temporaneo.
2.Completamento dello studio idrogeologico, necessario a evitare chiusure preventive.
3.Ripristino del tracciato originario, con sbocco sulla SS106 in località Foresta.
GLI ULTIMI FINANZIAMENTI E LE PREOCCUPAZIONI DEL TERRITORIO
Il 21 novembre, tra gli interventi finanziati per il dissesto idrogeologico, è comparso il tratto “Mirto–Crosia–Longobucco”, per un valore complessivo di oltre 1,33 milioni di euro.
Per molti cittadini questa è la conferma che il tracciato originario della Sila-Mare è stato modificato nei fatti senza un confronto pubblico.
Il territorio, oggi, chiede solo chiarezza sulle decisioni prese e su quelle future.
UN’INFRASTRUTTURA VITALE PER LA SILA GRECA
La Sila-Mare non è una questione politica, ma una struttura strategica per la mobilità, la sicurezza e lo sviluppo economico del comprensorio montano.
La Sila Greca non può essere considerata una zona di serie B e ha diritto a infrastrutture moderne, funzionanti e coerenti con la sua storia e le sue esigenze.
RICHIESTA UFFICIALE
Alla luce degli ultimi sviluppi e delle informazioni pubblicate in merito al tratto “Mirto–Crosia–Longobucco”, e considerato il documento approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Longobucco in data 24 ottobre 2025, si richiede formalmente:
1.una comunicazione ufficiale e trasparente sul tracciato definitivo della Sila-Mare, con indicazione chiara dello sbocco previsto sulla SS106;
2. la convocazione di un tavolo tecnico pubblico presso la Prefettura di Cosenza, con la partecipazione di ANAS, Regione Calabria, Provincia di Cosenza e dei Comuni interessati, al fine di fornire informazioni certe alla popolazione;
3.l’impegno a rispettare le decisioni assunte nel documento comunale, in particolare riguardo al ripristino del tracciato originario in Contrada Foresta.
Tale richiesta è avanzata nell’interesse esclusivo della collettività, affinché l’intero territorio possa ricevere risposte ufficiali e verificabili, evitando ulteriori incertezze e fraintendimenti.
Carmine Forciniti
Cittadino della Sila Greca









