Soumahoro, che tristezza

(Gian Antonio Stella – corriere.it) – Lunga vita ad Aboubakar Soumahoro, l’immigrato ivoriano per almeno un paio di decenni difensore dei diritti dei braccianti africani ridotti in schiavitù nelle baraccopoli meridionali (e non solo), eletto a settembre alla Camera dove si presentò con gli stivali infangati e poco dopo travolto dalle inchieste sulle cooperative della moglie e della suocera. Se ha commesso dei reati lo diranno i tribunali. Fino ad allora è immacolato. Punto. Ma prima di accusare lui un po’ tutti di averlo tradito e più ancora di insistere su un «linciaggio mediatico razzista» subìto non per certe contraddizioni ma solo perché è nero («Mi han fatto un processo a reti unificate». «Sono un capro espiatorio. Mancava solo che qualcuno dicesse: “Oggi fa freddo, colpa di Soumahoro”. Oppure “Non ci sono più patate, colpa di Soumahoro”», «Bonelli e Fratoianni mi chiedevano i selfie, ora cambiano strada») sarebbe bene che riflettesse anche su quanto gli ha scritto sulla sua pagina social Maria de Lourdes Jesus.

La prima immigrata africana che, nata poverissima a Capo Verde, cresciuta portando bambina mattoni sulla testa e portata quando aveva dodici anni a Lisbona come domestica, riuscì a studiare, a laurearsi, a fare la giornalista fino a lavorare in Rai alla conduzione (la prima in tivù) del programma Nonsolonero: «Eh no, Soumahoro, non ti puoi permettere di continuare a fare il “poverino” e metterti a piangere spettacolarizzando in questo modo ridicolo il tuo vittimismo. (…) Sei riuscito a riportare alla ribalta, e soprattutto nei mezzi di comunicazione, temi riguardanti lo sfruttamento degli immigrati, il razzismo, la richiesta della legalizzazione e la cittadinanza ai figli di immigrati… Sei riuscito a entrare nel Parlamento italiano infrangendo il tetto di cristallo. Sei entrato nella storia di questo Paese e con te il mondo dell’immigrazione, fondamentale soprattutto per i giovani della comunità africana che vedono in te se non la certezza almeno la speranza di un mondo migliore anche per loro. Che tristezza… Onorevole Soumahoro, lei rappresentava un’immagine molto bella e positiva dell’Africa e degli africani in Italia. Un’immagine vincente che ci rendeva tutti molto orgogliosi. Si rende conto del danno che ha causato all’immagine degli africani in questo Paese? (…) No onorevole, lei non si può permettere di spargere lacrime nei social. Lo faccia privatamente, per favore». È razzista anche Lou? Ma dai…