“Il parco eolico che dovrebbe essere installato al largo del Golfo di Squillace è l’ennesimo atto di umiliazione e mortificazione della nostra terra della quale non siamo più titolari”. Lo afferma la Filcams Cgil Calabria, guidata dal Segretario Generale Giuseppe Valentino, intenzionata a battersi “per difendere il territorio e contrastare questo ennesimo scempio alla bellezza perché da questo dipendono i destini di chi in Calabria ci vive e ci lavora”.
“È importante che a partire dal capoluogo di regione si impedisca la realizzazione del Parco Eolico nel mar Ionio, azione che va supportata con la partecipazione ed il sostegno dei cittadini e delle associazioni. Crediamo – continua il sindacato – che bisogna mettere un punto all’idea che la Calabria possa essere terra di invasioni barbariche o colonia di società e multinazionali che devastano il territorio lasciando soltanto briciole e macerie”.
“Tanti sono gli impianti eolici ed i vari parchi solari installati finora in Calabria e gli investimenti nell’economia sostenibile, che tale è solo a parole visto che i calabresi sono rimasti con la pancia vuota e senza opportunità future laddove le ‘società green’ sono approdate con i loro progetti futuristici. Intanto – prosegue la Filcams – le nostre bollette continuano ad essere alte ed aumenteranno, i servizi ed il welfare insufficienti e le opportunità future sempre più risicate e allora a cosa serve realizzare altri parchi ed impianti, opere inutili e dannose che devastano il territorio e non lasciano nulla, da Reggio Calabria al Pollino, se non devastazione e fame?”
“C’è necessità di ribaltare un paradigma culturale rispetto alla transizione energetica necessaria per salvaguardare il pianeta, che deve essere innanzitutto giusta e sostenibile, perché se non serve a chi abita i luoghi e i territori, a chi lavora e vuole realizzarsi nella propria terra, allora quegli investimenti, quelle politiche non solo diventano ingiuste ma si rivelano dannose.









