dalla pagina FB di Salvatore Iazzolino
CASALI DEL MANCO, A D. 2024
Con delibera n. 97 del 25/07/2024 la giunta comunale ha inteso riconoscere una “agevolazione pari al 50% della quota variabile della TARI dovuta per l’anno 2024. (tralasciamo che nel comunicato pubblicato sul sito si parla genericamente e furbescamente di TARI). Le risorse impegnate sono pari a 75 mila euro.
Per accedere alle agevolazioni, il contribuente deve essere componente di un nucleo familiare il cui Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) risulti non superiore a 12.000,00 euro, ovvero non superiore a 20.000 euro con almeno 3 figli a carico.
In premessa, occorre rilevare che le agevolazioni di cui alla delibera citata varranno per la TARI 2024 che sarà mandata in riscossione probabilmente nel 2025. E si tratta, ad ora, di una misura una tantum. Vale cioè solo per la TARI 2024.
È stata definita una manovra di sinistra “fortemente voluta da questa Amministrazione comunale, ben consapevole del peso economico che la TARI rappresenta per i contribuenti” per dirla con il sindaco.
Ad ogni modo, vediamo come l’amministrazione allevia “il peso economico” rappresentato dalla TARI e come viene incontro alle famiglie con ISEE inferiore a 20 mila euro e con 3 figli a carico.
Per farlo ipotizziamo questa situazione: famiglia con abitazione di 150 mq, ISEE inferiore a 20 mila euro, tre figli in età scolare (primo e secondo ciclo di istruzione) e osserviamo l’evoluzione della tassazione da quando si è insediata la nuova amministrazione (è mia abitudine, da sempre, studiare gli atti prima di fare valutazioni):
1. la famiglia in questione paga fra mensa e scuolabus 2.336 euro (calcolati su 8 mesi effettivi di scuola). Nel 2022 avrebbe pagato 692 euro ( la differenza è di 1.664 euro ).
2. La famiglia oggetto della nostra simulazione si è vista aumentata , rispetto all’anno precedente, anche la TARI: circa 15 euro.
Ricapitolando: fra manovre Tariffe servizi scolastici e TARI la famiglia oggetto di indagine ha subito aumenti di euro 1.679 euro (MILLESEICENTO SETTANTANOVE EURO).
A fronte di questo aumento spropositato, alla nostra famiglia sarà garantita un’agevolazione TARI di 155 euro. Il saldo negativo è di oltre 1500 all’anno (se i figli a carico in età scolare fossero due, il saldo negativo sarebbe di quasi 1000 euro).
Facciamo una seconda ipotesi: famiglia con abitazione di 150 mq, ISEE inferiore a 12 mila euro e un figlio in età scolare:
1. la famiglia in questione paga fra mensa e scuolabus 704 euro (calcolati su 8 mesi effettivi di scuola). Nel 2022 avrebbe pagato 228 euro (il saldo negativo è di 476 euro).
2. La famiglia oggetto della nostra seconda simulazione si è vista aumentata, rispetto all’anno precedente, anche la TARI: 10 euro circa.
Fra manovre Tariffe e servizi scolastici e TARI la famiglia protagonista della nostra seconda simulazione ha subito un aumento della tassazione di quasi 400 euro .
In sintesi, le famiglie oggetto della nostra indagine non solo si sono AUTOFINANZIATE le agevolazioni TARI, ma si faranno carico anche delle agevolazioni di coloro i quali i tributi e le imposte non li hanno mai (MAI!) pagati e che magari non hanno figli in età scolare a carico.
Vorrei sottolineare un aspetto interessante: questa gestione dei tributi e delle tasse comunali è il prodotto di un combinato disposto che coinvolge le deleghe in capo ai consiglieri eletti DA Voci in Cammino (trasporti, tributi e ambiente).
Ho fatto queste simulazioni perché quando si parla di tributi e tasse non si possono evidenziare le agevolazioni (parziali e discriminatorie) e nascondere gli aumenti spropositati. L’incidenza delle manovre tariffarie sui bilanci delle famiglie va valutata nel suo complesso.
In ultimo, come ho già avuto modo di accennare in precedenza, ricordo ai cittadini che possono avere accesso alle agevolazioni anche coloro che versano in condizione di MOROSITÀ (non solo per la TARI, ma per tutti i tributi o le imposte comunali) o siano oggetto di procedure di riscossioni coattiva.
A voi le riflessioni.