Terme Luigiane, il “capo dei capi” continua a fare danni irreparabili

Terme Luigiane, il “capo dei capi” continua a fare danni

La stagione 2023 ormai è alle porte ma le incertezze per lavoratori e pazienti restano, anzi aumentano. Ormai è evidente a tutti che la malagestione delle Terme Luigiane targata Roberto Occhiuto sta raggiungendo livelli veramente preoccupanti. Il “capo dei capi” della Regione Calabria è riuscito nell’ardua impresa di mettersi in un “cul de sac” termale dal quale sarà veramente difficile uscire e nonostante continui pubblicamente a dire che è tutto a posto, gli addetti ai lavori sanno che la situazione non è mai stata tanto complicata. Tutto nasce dalla “sensibilità” politica del presidente che da una parte non ha le palle per imporsi (e questo lo si sapeva) con i sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese e dall’altra, da bravo ex democristiano, non vuole farseli nemici e quindi la parola d’ordine è “voglio la botte piena e la moglie ubriaca”.  

La situazione al momento è questa:  

  • L’acqua termale è di proprietà della Regione Calabria che l’ha data in concessione ai comuni di Guardia Piemontese ed Acquappesa. 
  • La regione ha ben pensato di affittare, tramite la sua controllata Terme Sibarite Spa, tutte le strutture delle Terme Luigiane senza avere prima la disponibilità dell’acqua termale ad oggi in capo ai due comuni. 
  • L’anno scorso per poter aprire le strutture prese in affitto, Robertino ha riacquistato la sua stessa acqua termale, venduta ai due comuni a 54 euro/giorno, pagandola ben 500 euro/giorno. Un genio.  
  • Che figura farebbe Robertino se le strutture prese in affitto, per le quali la regione spende un sacco di soldi, non aprissero per mancanza di acqua termale? I due furbacchioni di sindaci questo lo sanno bene e tengono Robertino appeso per le palle con richieste sempre più esose. 
  • Come potrebbe Robertino assecondare le folli richieste dei sindaci senza incappare in un evidentissimo danno erariale? 
  • In alternativa come potrebbe Robertino (cosa da lui minacciata regolarmente), con un atto di forza e in tempo per la prossima stagione termale, riprendersi la concessione dell’acqua revocandola ai due comuni visto che l’iter previsto per questo tipo di provvedimento dura, fra corsi e ricorsi, anni?  
  • I comuni, se e quando ci dovesse essere un accordo economico, come potranno mai dare l’acqua termale a Terme Sibarite-Robertino senza fare una regolare gara (della quale non c’è al momento traccia) ed escludendo a priori altre possibili società interessate? 
  • I due sindaci faranno accordi sottobanco per cedere l’acqua (anche in vista delle prossime elezioni di Acquappesa) senza passare per i rispettivi consigli comunali come accaduto la scorsa stagione?   
  • I comuni hanno approvato un regolamento sulle acque termali che prevede di destinare alle strutture prese in affitto dalla regione una quantità irrisoria di acqua, come hanno intenzione di superare l’ostacolo visto che la regione l’acqua la vuole tutta? Annulleranno il famoso regolamento da loro stessi approvato e sbandierato ai quattro venti e faranno la figura dei buffoni ancora una volta? 
  • Come giustificano i due sindaci che lo stabilimento S.Francesco, l’unico di loro proprietà, è completamente in abbandono e non ci sono prospettive di ripartenza?  
  • Come potranno giustificare i due sindaci il fatto di aver cacciato il precedente gestore (al quale dovranno pagare milioni di euro di danni e che teneva regolarmente in funzione anche lo stabilimento S. Francesco) all’urlo “basta monopolio” e costituire con la regione a tutti gli effetti un altro monopolio?  
  • E come potranno giustificare i due sindaci la scelta (senza interfacciarsi con nessun responsabile nazionale ed internazionale di stazioni termali) di dare tutto in gestione a Occhiuto? Qual è il reale obiettivo di questa gestione tutta politica delle terme? (che fino ad ora ha scontentato in primis i lavoratori e a seguire i pazienti e clienti). A chi andranno a finire fra un paio d’anni terme ed alberghi?  
  • Se in tempi brevi non si raggiungesse l’accordo per l’acqua ci ritroveremmo, come già successo la scorsa stagione, con “fanghi finti” messi a maturare solo pochi giorni, invece che i 6/8 mesi necessari, e spacciati da Robertino-Terme Sibarite per prodotto terapeutico (ad oggi mancano meno di tre mesi all’ipotetica riapertura, quindi siamo già in ritardissimo o meglio fuori tempo massimo visto che il fango messo a maturare oggi sarà pronto ad agosto/settembre – NON TRUFFATE I PAZIENTI GRAZIE).
  • Con tutte le indagini in corso in questo momento sulle Terme, possibile che tutti questi personaggini cerchino solo soluzioni “intrallazzate” e non riescano a trovare un percorso legale e trasparente per ridare dignità e certezze ad un luogo meraviglioso e a tutti i suoi abitanti e lavoratori?  

Questa è la situazione, un vero casino fatto da Robertino che ormai non si rende più conto dei danni che sta facendo. Da una parte affitta, a spese dei caggi, strutture termali (e vuole pure comperarle) senza l’acqua necessaria per il loro funzionamento, dall’altra non ha gli attributi per reagire ai ricatti dei due sindaci che lo tengono appeso per le palle e che per l’acqua vogliono l’inverosimile; a gestire le strutture mette solo politicanti che di terme non sanno nulla (i risultati si sono visti la scorsa stagione), i lavoratori sono incazzatissimi perché sono stati ridotti a meno della metà di prima e a condizioni molto peggiori (il sindacato-lecchino della Cisl tace) e i pazienti non sanno più che pesci prendere fra  mille disservizi e non si fidano più della qualità dei servizi sanitari offerti (tipo i fanghi della scorsa stagione).

Robertino è stato capace in un anno di prendere in mano una stazione termale che funzionava e distruggerne l’immagine scontentando tutti. Questo signore, purtroppo per tutti i calabresi, soffre di delirio di onnipotenza ed è convinto di poter e dover fare tutto lui. Lui fa il presidente di Regione, lui fa il commissario alla sanità, lui fa l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Mobilità e lui si occupa perfino di terme. Ma di quante ore è la sua giornata? Perfino un bambino capirebbe che la Calabria merita, oltre ad un presidente capace, un commissario alla sanità h24 competente e del settore, e lui non è né l’uno né l’altro. Magari un manager preso da qualche posto dove la sanità funziona, qui da noi non servono i cubani e cazzate del genere ma basterebbe saper copiare dalle regioni virtuose, che pure esistono.

La Calabria inoltre meriterebbe un assessore al Turismo, magari manager del settore e di comprovata esperienza (che dovrebbe solo lui lavorare h24 per rilanciare la Calabria e per riparare ai danni fatti da Orsomarcio) e Robertino di turismo non ne sa un fico secco, come purtroppo tocchiamo con mano ogni santo giorno.

Riassumendo: nei settori critici della Calabria abbiamo un personaggio “sfornito delle cognizioni e dell’esperienza necessarie a pronunciarsi su o a operare con un minimo di sicurezza e dignità in un determinato settore”, ossia un incompetente che, occupandosi di tutto, anche volendo, non ha il tempo per concludere nulla… e in tutto questo casino si deve occupare anche e personalmente di terme… Povera Calabria nostra!