Fra gli arrestati dell’operazione “Terramara-Closed”, com’era inevitabile, c’è anche il livello politico. In particolare, ci sono anche l’ex sindaco Domenico Romeo e il fratello, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa e l’ex assessore Francesco Sposato, cui viene invece contestata l’associazione mafiosa, perché ritenuto il politico di riferimento dell’omonimo clan all’interno dell’amministrazione.
Alla guida del Comune nel 2009, poi mandato a casa per ordine del Viminale che ha sciolto il consiglio comunale per mafia, quindi nuovamente candidato ed eletto, per poi andare incontro ad un nuovo scioglimento della Giunta, per lungo tempo Romeo si è accreditato come vittima dei clan perché destinatario di una serie di pesanti intimidazioni. In realtà, hanno scoperto gli investigatori, lui non era che il punto di riferimento di uno dei clan, in un paese stritolato dagli appetiti mafiosi di famiglie diverse. Poi l’equilibrio è stato trovato, anche perché il bottino da spartire era immenso.