Terremoto in Turchia e Siria, centinaia di vittime. Treni fermi in Calabria, Sicilia e Puglia

Roma – Si allenta l’allarme tsunami in Italia dopo il forte terremoto che ha colpito la Turchia. “Le prime registrazioni – ha spiegato il direttore operativo della Protezione Civile, Luigi D’Angelo – hanno fatto rilevare un’onda non superiore ai 15 centimetri. Si sta monitorando. Dalle prime informazioni l’allarme sembra ridimensionato”. Le previsioni indicavano un possibile arrivo dell’onda in Italia alle 6,30, lungo le coste calabre. Per questa ragione e a scopo cautelativo, dalle 6.30, è stata interrotta la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia, con possibile successiva estensione all’alta Italia. Lo rende noto l’ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato. In conseguenza allo stop cautelativo – spiega una nota – potrebbero registrarsi possibili cancellazioni e ritardi in estensione anche in altre regioni.

La Protezione civile aveva diramato l’allerta tsunami sulle coste orientali del sud Italia (Calabria, Puglia e Sicilia), in conseguenza della violenta scossa sismica di magnitudo 7.9 registrata in Turchia poco dopo le 2 ora italiana. In Turchia si registrano almeno 76 morti, nel nord della Siria almeno 110. I feriti in totale sono circa 700. Sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami (Cat) dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il Dipartimento della Protezione civile ha diramato un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane in seguito alla scossa con epicentro tra Turchia e Siria e aveva raccomandato “di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali”.

Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma in Turchia ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. Numerose scosse di assestamento hanno seguito, la prima, con la più forte, 11 minuti dopo, di magnitudo 6,7. Il terremoto è stato avvertito anche in Libano, Grecia, Israele e Cipro.