Lo avevamo anticipato nei giorni scorsi che il patron del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio, finalmente tranquillizzato dalle dinamiche politiche che gli spianeranno molto presto la strada per altri cinque anni di appalto della spazzatura, avrebbe chiuso il cerchio per il rafforzamento della squadra.
E così, nel breve volgere di poche ore, ha assicurato ai suoi nuovi interlocutori tecnici, il diesse Trinchera e l’allenatore Fontana, due signori centrocampisti che rispondono ai nomi di Massimo Loviso e Mirko Bruccini.
Massimo Loviso, bolognese, 33 anni, è il nuovo regista del Cosenza: ha al suo attivo addirittura la serie A con le maglie del Bologna e del Livorno e poi tantissima serie B (anche con Torino, Lecce, Crotone e Ascoli) prima dell’inevitabile declino in terza serie. Ma per questa categoria è certamente un lusso e lo ha dimostrato anche nella stagione appena trascorsa con la maglia dell’Albinoleffe.
Mirko Bruccini, spezzino, 31 anni, è reduce da una grande stagione con la Lucchese ma aveva fatto molto bene in precedenza anche con la Reggiana e con la Cremonese e non a caso era inseguito da molti club importanti della serie C.
Insomma, Guarascio ha messo a segno due bei “colpi” che aumentano e non poco il tasso tecnico e qualitativo della squadra e forse metteranno fine a quello stucchevole ritornello tattico del catenaccio e contropiede che ha caratterizzato le ultime stagioni. Forse, con questi due mediani, riusciremo a giocare un calcio propositivo come piace al nuovo mister Gaetano Fontana.
E intanto bussa già alle porte la prima partita ufficiale della nuova stagione. Domani sera alle 20,30 il “Gigi Marulla” riapre i battenti a meno di due mesi da quella partita con il Pordenone che ha lasciato l’amaro in bocca a 12mila anime rossoblù. Si gioca la Tim Cup, partita secca con l’Alessandria. E vincere passando il turno e regalandosi la Salernitana (il 6 agosto all’Arechi) sarebbe un bel viatico per la prossima stagione. Non vedremo subito i due nuovi acquisti, che sono appena arrivati, ma si potrà valutare il lavoro svolto nel ritiro di San Giovanni in Fiore e la voglia di vincere del gruppo. In bocca al lupo a tutti!