Tirreno Cosentino, associazioni e comitati scrivono alla Regione: “Ora basta col mare sporco”

ORA BASTA CON IL MARE SPORCO!
MANTENETE PULITO IL MARE!

Altro che solo mucillagini e fioriture algali.
27.000 tonnellate di fanghi dei depuratori non smaltiti finiti direttamente in mare. Lo dice il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.
La Regione preleverà direttamente i fanghi degli impianti di depurazione.
Ma basta con gli interventi tampone!
Vogliamo una rete di impianti efficienti e funzionanti affidati alla gestione di soggetti onesti e di comprovata competenza.
Nell’estate 2021 abbiamo inviato 35 segnalazione di mare sporco e 207 riguardanti il mare della fascia Tirrenica cosentina.
Non vogliamo che si ripeta la stessa cosa per la prossima estate 2022.
Abbiamo chiesto al Presidente della Regione Occhiuto di fornirci i dati sul funzionamento dei depuratori della fascia tirrenica cosentina ed un incontro per discutere sui provvedimenti che la Regione Calabria intende assumere per garantire un mare pulito e non inquinato.
Pubblichiamo di seguito la lettera inviata al Presidente Occhiuto…

Al Presidente della Regione Calabria
On. Roberto Occhiuto
Catanzaro

Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente
Catanzaro

Arpacal
Dott. Domenico Pappaterra
Catanzaro

Oggetto: Gestione Fanghi- Accesso civico generalizzato ai sensi di legge funzionamento depuratori Tirreno Cosentino- Richiesta incontro.

Gentile Presidente Occhiuto,
le più importanti Associazioni ambientaliste e Comitati del Tirreno Cosentino già dal 6 agosto del 2020, tutti uniti, denunciavano all’opinione pubblica, ai sindaci, alla Regione Calabria ed all’ARPACAL il grave stato delle acque di balneazione, peggiorato di anno in anno, che determinava e determina un grande allarme e sconcerto tra i tantissimi villeggianti ed i turisti proprietari di seconde case.

Il 3 ottobre 2021, finita l’estate, ritenendo necessario intraprendere da subito un’iniziativa per chiedere interventi immediati in vista dell’estate successiva, si è tenuto a Grisolia una riunione di tutte le Associazioni ambientaliste e Comitati del territorio cosentino che si sono uniti ed hanno dato vita all’ “Alleanza per salvare il mare” costituito da decine di soggetti.
Sotto questa sigla, Associazioni e Comitati non solo hanno denunciato il grave stato delle acque di balneazione e che senza un mare pulito non vi è futuro per i nostri territori, puntando il dito sulla grave inadeguatezza degli impianti di depurazione, sulle loro allarmanti condizioni manutentive e precarietà di gestione, sulla non adeguata gestione di fiumi, canali e torrenti, sulla mancanza di controllo degli scarichi abusivi e degli auto spurghi, ma hanno cercato di interloquire in modo costruttivo con la Regione Calabria, con l’Arpacal, con tutti i Sindaci dei paesi costieri e montani. Insomma, ce l’abbiamo messa tutta per dare un nostro forte contributo per una inversione di tendenza che purtroppo non è venuta.

Escluso un iniziale contatto di ascolto da parte della Regione Calabria con l’ex Assessore all’Ambiente De Caprio, abbiamo registrato per il resto scarsa attenzione da parte degli altri soggetti e soprattutto dei Sindaci, chiusi ognuno a difendere il proprio piccolo orticello, privi di iniziativa e di una visione globale complessiva , per arrivare a volte al negazionismo più assoluto del problema e minacciando addirittura azioni legali contro di noi che denunciavamo la grave situazione della acque di balneazione.

Ma non è stato tutto inutile: il risultato più importante che però abbiamo ottenuto con la nostra azione di denuncia è che la questione del mare sporco e inquinato è balzata in modo così forte all’attenzione che ormai più nessuno può girarsi dall’altra parte senza essere additato come responsabile della perdita di competitività del mare calabrese, unica vera risorsa della economia.

L’azione di segnalazione, di denuncia da parte delle Associazioni nel corso dell’estate 2021 portata avanti con la diretta partecipazione dei villeggianti, ha registrato dati assolutamente gravi e preoccupanti per il Tirreno cosentino come riportato nell’allegata tabella. Dal 29/05/2021 al 26/08/2021 sono state inoltrate ben 35 segnalazioni a mezzo PEC, quasi tutte concentrate tra luglio e agosto , per il mare sporco ai Comuni, all’Arpacal, alla Guardia Costiera, con l’invio di un totale di 207 foto del mare con la richiesta di un costante monitoraggio delle acque di scarico dei depuratori, un altrettanto costante controllo delle acque di balneazione, con monitoraggi e analisi per comprendere la natura e la composizione di chiazze e scie presenti in numerose ore del giorno. Non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta alle nostre richieste, ma ne ha parlato la stampa e i social sono stati particolarmente attivi nel dare spazio al problema molto sentito e vivo nell’opinione pubblica. Tale azione di segnalazione e denuncia proseguirà in modo capillare sulla costa del Tirreno Cosentino anche nel corso dell’estate 2022, per mantenere forte l’attenzione al problema che proprio in questi giorni vede le forze dell’ordine impegnate in un’offensiva contro l’inquinamento, come riportano i servizi dei mezzi di informazione a cui abbiamo dato spazio e seguiamo con molta attenzione .

Abbiamo voluto far precedere queste informazioni esplicative della nostra attività , in quanto abbiamo appreso della sua ordinanza n° 9 del 17/03/2022 sulla gestione dei fanghi ed ascoltato il suo messaggio video a riguardo.
Nel suo intervento ci fa sapere che di questa ricchezza straordinaria che è il mare che dovrebbe essere pulito, invece è sporco, se ne sta occupando da novembre e che in questi mesi ha inviato delle squadre, formate da dipendenti regionali, a monitorare il funzionamento dei depuratori da Tortora a Nicotera.

A tale riguardo le chiediamo l’accesso civico generalizzato ai dati relativi alle ispezioni ed alle verifiche dei depuratori della Provincia di Cosenza specificando che analoga richiesta era stata inoltrata già in data 18 dicembre 2020 al Presidente dell’Arpacal che in un’intervista del 26 agosto 2020 aveva comunicato un’attività di controllo ai depuratori costieri: ma nessuna risposta è pervenuta in merito.

Ci ha inoltre informato di avere scoperto, da quanto monitorato presso i depuratori, che nel tratto da Tortora a Nicotera questi “ dovrebbero depurare 36 mila tonnellate di fanghi invece ne depurano 9 mila, mentre tutto il resto va in mare direttamente “. Al momento gli impianti dei depurazione non riescono a lavorare a pieno regime per assicurare la tutela dall’inquinamento della costa, poiché in parte ingolfati dall’accumulo di fanghi non smaltiti.
Da qui il motivo dell’ordinanza n° 9 del 17/03/2022 secondo la quale lo smaltimento dei fanghi lo farà direttamente la Regione anziché i Comuni o le società di gestione che evidentemente lo smaltimento non lo fanno o non lo fanno bene. Verranno adottati interventi prioritari da attuare negli impianti di depurazione dei comuni della fascia tirrenica calabrese compresi da Tortora a Nicotera finalizzati alla corretta gestione dei fanghi di depurazione derivanti dal trattamento delle acque reflue urbane.

Pur ritenendo comunque positive tali misure, ci chiediamo come è possibile che la questione dei fanghi e del cattivo funzionamento degli impianti di depurazione sia stato verificato solo ora quando sono anni che il mare è sporco? E’ possibile pensare che l’Arpacal a cui è demandato il controllo delle acque in uscita dei depuratori non si sia mai accorta della presenza di questi fanghi oltre i limiti previsti dalla legge? A questo punto due sono le conclusioni: o i controlli non sono stati effettuati con la tempestività e frequenza adeguate, oppure a questi controlli non hanno fatto seguito gli opportuni provvedimenti, fermo restando che la situazione che la Regione oggi registra e che noi abbiamo da tempo lamentato è il risultato del protrarsi oltre ogni limite di uno stato di scarsa attenzione al settore della depurazione che è fondamentale per la tutela del mare, della salute e dell’economia regionale.

Non si può gestire la questione del mare pulito con provvedimenti di emergenza, una tantum. Sono necessarie soluzioni definitive condivise, una rete di depuratori efficienti e funzionanti, un sistema di gestione degli stessi corretta e sicura e non affidata a soggetti assolutamente incapaci come viene fuori dalla sua comunicazione.
Per tutte queste ragioni, oltre a quanto già richiesto, le sottoscritte Associazioni le chiedono un incontro urgente al fine di avere un quadro preciso della situazione attraverso un confronto sulla questione mare e sulla programmazione regionale a riguardo nell’immediato e nel prossimo futuro.

In attesa di cortese riscontro.

Associazioni dell’”Alleanza per Salvare il Mare”

Italia Nostra Sezione Alto Tirreno Cosentino
Legambiente Riviera dei Cedri
WWF Calabria Citra
LIPU Coordinamento Calabria
VAS Tirreno Cosentino
I Giardini di Eva
Artemis
Calabria Nuova
Comitato Difesa Ambiente Diamante Cirella
FIAB
MEDiterranean Media
Come può uno Scoglio Arginare il Mare
Laboratorio Decoloniale Unical