È ufficiale. Il Palazzo Mangeruca sulla statale 106 ora ha davvero i giorni contati. È stata decisa la data delle sua demolizione. Sarà fatto brillare domenica 17 dicembre. È quanto fa sapere il sindaco Raffaele Falbo esprimendo soddisfazione per il lavoro di coordinamento, giunto finalmente al termine, tra la Prefettura di Crotone, le Forze dell’Ordine, il Comune, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e l’impresa Lavori Stradali Srl.
Il tratto di strada statale 106 interessato dalla presenza dell’immobile sarà chiuso dalle ore 8 di sabato 16 alle ore 15 di domenica 17. Giovedì 14 si riunirà il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Con la cancellazione definitiva di questo scarabocchio, uno dei più emblematici e brutti ecomostri della Calabria e forse di tutto il Sud Italia – sottolinea il primo cittadino – si contribuisce a scrivere per tutto il territorio una nuova e bella pagina di legalità e decoro.
L’abbattimento dell’edificio avverrà attraverso una demolizione controllata con microcariche temporizzate pari a 400 kg di esplosivo. Per tutte le fasi dell’operazione è stato predisposto e condiviso un piano di intervento nei minimi dettagli. È stata individuata una zona rossa entro la quale sarà interdetta ogni presenza umana per tutta la durata delle operazioni e una arancione, dove sosteranno gli addetti ai lavori. Per evitare, inoltre, che i detriti dell’imponente immobile possano danneggiare l’urbanistica e l’ambiente circostante, così come anche una struttura commerciale che sorge in prossimità del manufatto, è stato previsto l’impiego di muri d’acqua e di barriere infrangibili che impediranno la dispersione delle polveri. Una volta completata la demolizione, la strada sarà riaperta al traffico previa pulizia del manto stradale.
Sarà un’operazione seppur controllata, gigantesca, adeguata a restituire decoro e legalità a uno dei tratti costieri più belli del crotonese.
Al posto dell’immobile sottratto alla ‘ndrangheta sorgerà un’area di sosta per i camper attraverso un progetto voluto fortemente dalla Regione Calabria che lo ha finanziato con 700 mila euro e dall’Amministrazione Comunale. Fonte: Il Crotonese