Tortora. “Una bolletta dell’acqua da 18 mila e 850 euro”. La disavventura di un imprenditore

Che ci sia una anomalia è chiaro ed è stato confermato anche dagli uffici comunali, ma appena ha aperto la busta che conteneva la bolletta dell’acqua e ha letto l’importo, il colpo è stato forte. Questo è quanto successo a un imprenditore di Tortora che dovrà pagare ben 18 mila e 850 euro di canone idrico, a fronte di quanto sborsato lo scorso anno, ossia poco più di 500 euro.

I calcoli comunque non tornano, infatti il reale importo da pagare dovrebbe essere la metà, cioè 9 mila e 425 euro; questo perché al malcapitato operatore commerciale è stato detto “che il sistema elettronico usato per calcolare gli importi raddoppia, per un difetto del software, le fatture destinate alle partite Iva”. L’imprenditore però non trova neanche giustificazione ai nove mila euro e passa di consumi certificati, visto che nella sua attività più di un bagno non c’è.

Il “peccato originale” potrebbe essere una perdita alla rete idrica; di qui la possibilità di chiedere un controllo approfondito. In caso di certificazione di un guasto, come da regolamento comunale, si riceverà uno sgravio. Ma ciò che ha mandato in bestia l’imprenditore è l’avvio di un sistema, quello della tariffazione a consumo, che ancora non è del tutto collaudato. Gli errori ci stanno, ma i colpi al cuore proprio nessuno li vuole.

“Com’è possibile che un gestionale in uso in una pubblica amministrazione possa raddoppiare gli importi delle fatture? – ci spiega – Inoltre, perché non si è partiti per tutti con la nuova tariffazione a consumo, visto che per alcuni utenti si applica ancora la quota fissa? Altro aspetto, se i burocrati sbagliano, perché il cittadino deve pagarne le conseguenze? Penso che le nostre attività siano già minate da molte preoccupazioni, non abbiamo bisogno di sorprese del genere”. Fonte: Radio Digiesse