Tosti e il cineoperatore di regime. Morra (M5s): “La Regione supera il limite del ridicolo”

Mario Tosti

Il senatore Nicola Morra del Movimento 5 Stelle interviene duramente sulla questione relativa al bando interno di cineoperatore indetto dalla Regione Calabria.

Morra non fa il nome del cineoperatore che verrà, ma tutti sanno che c’ è già in organico alla Regione Mario Tosti, fotografo ufficiale del governatore Mario Oliverio da un po’ di tempo nel mentre collabora con il Quotidiano della Calabria e, a tempo perso, ha dato anche qualche consulenza al Comune. Così, per non perdere l’esercizio. Poichè occorreva trovare un modo per continuare a spendere soldi, ecco spuntare il bando interno. Ma stavolta non è passato inosservato.

“La Regione Calabria mesi fa ha assunto senza avviso pubblico un esterno all’ufficio stampa come fotoreporter.  Ora, giacché le casse della Calabria non hanno problemi, Oliverio ha dato disposizione all’ufficio personale di pubblicare il bando interno da ieri sul sito istituzionale, per cinereporter!”.

Lo afferma il portavoce del MoVimento 5 Stelle Nicola Morra, che così prosegue.

“Ovviamente,  si tratta di una ipocrisia funzionale ad assumere all’esterno un cinereporter, nella ragionevole convinzione che fra i dipendenti regionali non vi sia alcuna professionalità come quella che vien selezionata”.

Morra attacca il Presidente della Regione Calabria: “Con questa scelta, Oliverio rivela una irrefrenabile volontà narcisistica di apparire e di stupire con effetti speciali, superando ampiamente miti del recente passato: dopo il fotografo, ecco il cineoperatore di regime, ma a questo punto ci possiamo aspettare un bando per truccatore, regista o costumista, visto che l’importante è costruire storytelling convincenti, seppur non veri.”

Infine Morra conclude ribadendo e sottolineando le scelte inopportune che sta portando avanti questa giunta: “Nel mentre i due uffici stampa regionali sono, per ammissione dello stesso ministro della PA, illegittimi e producono spese per milioni di euro, la giunta cerca un cinereporter, che sarà pagato dai calabresi tutti.

È una scelta oscena che richiede l’intervento della funzione pubblica, della Corte dei conti e di quanti siano deputati a mettere un freno agli eccessi di Oliverio e dei suoi cortigiani. Se si considera che la Regione ha ritardi enormi nel pagare le case famiglia che si occupano di minori problematici o che ha pendenze irresponsabili con vincitori di bandi europei per l’apertura di asili nido, il quadro diventa sconfortante”.