Da poco a Cosenza sono nati i totem “Urban generation” situati in tutta l’area urbana. L’obiettivo principale di tale progetto è quello di promuovere forme di mobilità sostenibile.
Questi svolgerebbero diverse funzioni (o per lo meno dovrebbero): in alto telecamere di video sorveglianza, poi il primo schermo è un digital signage che passa informazioni, il secondo è uno schermo touch che suggerisce come funziona l’applicazione e suggerisce dove sono posizionati tutti i totem, infine un presidio medico con kit di primo soccorso ed un defibrillatore, anche in questo caso smart.
Questo è ciò che dovrebbero essere i totem (per chi ancora non l’aveva capito). Dopo una prima fase di sperimentazione oggi i totem dovrebbero essere tutti perfettamente funzionanti, ma non è così.
I cittadini segnalano che in molte zone (piazza Scura, Casali, Cosenza vecchia, ecc.) i totem sono spenti. Poi ci sono alcuni cittadini non vedenti che li considerano del tutto inutili (dato che giustamente non ne possono usufruire).
“Chi non vede – ha dichiarato A.M. – non rientra nella categoria cittadino giusto. Si sperimenta, si cerca, si creano invenzioni nuove, ma non per tutti i cittadini.”
Come dargli torto? Ma tanto, possiamo garantire ai non vedenti, non si perdono nulla, dato il fatto che molti di questi non funzionano.
Valentina Mollica