Tragedia a Rende, il fratello di Simona: “Non c’erano strumenti di primo soccorso”

“Non c’erano strumenti di primo soccorso in quella struttura e nessuno è intervenuto per salvarla, l’ho presa e stretta all’altezza dello stomaco e soffiato in bocca prima di darle due colpi sulla schiena. I proprietari non hanno niente, poteva capitare a chiunque. Vogliamo giustizia”. E’ il racconto al Tgr Calabria di Florin Szialagy, fratello della piccola Simona, la bambina di otto anni morta ieri pomeriggio mentre si trovava nella piscina del Parco Acquatico di Rende. La struttura è stata posta sotto sequestro.