Il trasporto pubblico in Calabria è a dir poco disastroso, con un servizio di trasporto su gomma costosissimo e di pessima qualità e uno su rotaia praticamente inesistente. Nella nostra regione non si fa una gara d’appalto per il servizio di trasporto pubblico su gomma da anni e ad oggi la Regione rinnova l’appalto alle ditte private vincitrici dell’ultima, che ottengono 2€ per ogni km percorso, a ripagare il costo della manutenzione, del carburante e lo stipendio del lavoratore.
Facciamo notare che la Regione non esercita ad oggi un controllo sulle tratte e sui reali costi delle aziende, quindi esse possono anche chiedere un rimborso maggiore rispetto a quanto realmente hanno speso.
Ma nel parlare di trasporto pubblico spesso ci si concentra su chi usufruisce del servizio, senza valutare le condizioni dei lavoratori, costretti sempre più a turni massacranti e con un breve distacco di ore fra un turno e l’altro a causa della carenza di personale (dovuta al fatto che le aziende non assumono più personale) e con salari bassissimi.
Riteniamo il costo del biglietto eccessivo per una Regione come la nostra, la più povera d’Italia e quella con il tasso di disoccupazione fra i più alti (21%) e ribadiamo che il servizio di trasporto pubblico e la mobilità cittadina devono essere intesi come servizi sociali accessibili a tutti a prezzo politico e che il biglietto non deve coprirne i costi!
Inoltre il servizio offerto è scadente, in quanto sia le corse urbane che le corse extra urbane sono insufficienti a soddisfare la richiesta dei cittadini, spingendoli ad utilizzare i mezzi privati, in quanto paradossalmente più economici e con maggiore fruibilità.
Esempio di ciò è Rende, dove i quartieri commerciali come Quattromiglia e Commenda sono serviti discretamente dal Consorzio Autolinee, mentre alcuni quartieri popolari come Arcavacata e Santo Stefano, quartieri abitati da numerosi studenti universitari e non extraurbani, sono praticamente isolati, con autobus che passano ogni due ore e completamente assenti la domenica!
Lo stato impone, inoltre, un rapporto costi/ricavi superiore al 35%, senza il quale riduce la premialità (oltre 15 milioni), ma questi ricavi vanno principalmente alle ditte (che guadagnano quindi con il contributo della regione e con i biglietti)!,
Chiediamo la reintroduzione del biglietto giornaliero, agevolazioni del 30% per coloro che hanno un reddito basso (calcolato con il vecchio modello ISEE) e biglietti gratuiti per studenti medi, universitari e disoccupati.
Chiediamo che la Regione non appalti ai privati il servizio di trasporto pubblico urbano e regionale, ma che costituisca una società pubblica gestita direttamente dai lavoratori!
Chiediamo un miglioramento del servizio di trasporto su gomma con corse urbane ed extra urbane più frequenti!
Chiediamo investimenti in mezzi alimentati con carburanti ecologici o energie rinnovabili, abbattendo così parte dei costi e riducendo l’inquinamento atmosferico!
Chiediamo un investimento maggiore nel trasporto ferroviario, riattivando la linea Cosenza-San Giovanni in Fiore-Crotone, la tratta Rogliano-Soveria Mannelli e potenziando la linea ferroviaria sulla fascia Ionica.
L’unico modo affinché il trasporto pubblico sia realmente efficiente è quello di disimpegnare la Regione Calabria dai vincoli imposti dallo Stato e dall’Ue, interessati a massimizzare i profitti perle imprese e non a fornire servizi ai cittadini o a tutelare i diritti dei lavoratori!
Solo così potremo rilanciare e migliorare davvero il servizio di trasporto pubblico in Calabria, sottraendolo alla speculazione dei privati, creando posti di lavoro e spingendo la popolazione, che a oggi si sposta prevalentemente con mezzi privati, a usufruire di questo servizio.
Partito Comunista
Fronte della Gioventù Comunista