Trebisacce, cantieri statale 106. Rinvenuta una strada imperiale romana: sparirà di nuovo?

dalla pagina FB di Emilio Panio

C’è l’oro sotto i nostri piedi qui, nella Sibaritide. Basta un cantiere sulla 106 per la messa in opera di una tubatura e… ecco il nuovo tesoro che lascia sbalorditi.
Siamo a Trebisacce, contrada “Chiusa”. La zona è nota per un altro e più vecchio ritrovamento archeologico di epoca romana: giusto a cinque-sei metri da quello attuale, anni fa si trovano i resti di un magazzino di Villa romana. Oggi solo sterpaglie e immondizia, un piccolo scandalo locale di cui nessuno parla.

Ora, la “replica”. Si lavora nella corsia lati mare della 106 che porta alla ex Fornace ed ecco delle “pietre” sospette. Sono anche stavolta dei resti archeologici: a prima vista sempre di epoca romana (I secolo dopo Cristo?), sempre di una grande struttura (forse una strada?).
Il cantiere viene fermato e da qualche giorno a seguire gli operai ci sta una giovane in tuta bianca, probabilmente un’archeologa, che ramazza e controlla. Intanto il traffico locale è regolamentato da due semafori. Due anche le “trincee di scavo” finora realizzate.
Che cosa c’era lì sotto durante l’Impero Romano? Quanti altri “tesori” sono finiti sotto i binari e le palazzine che sono sorte li dappresso? E soprattutto, che ne sarà di questo nuovo ritrovamento?