Tripla sparatoria a Rosarno, paura e mistero

Almeno sette i colpi di pistola esplosi contro le vetrate di un negozio di abbigliamento, un’altra raffica contro una Porsche e quindi contro un’abitazione: Tutto nel giro di pochi minuti, a Rosarno, in pieno giorno, di sabato, intorno alle 10.30 di mattina, nelle strade più trafficate della città, la via Nazionale e la via Provinciale e in piazza Valarioti. Stavolta, lo stesso ignoto ha preso di mira prima la Boutique Maduli e poi una Porsche, di un avvocato di Rosarno, Carmelo Naso, il cui studio si trova a dieci metri dal negozio, in cui è avvenuto l’agguato mentre la Porsche di colore grigio scuro, era parcheggiata nel cortile di una villetta, a tre chilometri dal primo agguato.

I proiettili, hanno trapassato il muretto basso con delle inferriate della villetta, colpendo la macchina dal lato passeggero al lato conducente. Fortunatamente, all’interno del giardino dell’abitazione non c’era nessuno. I colpi contro il negozio, sono invece stati sparati in tutte le direzioni, soprattutto verso il basso, perforando, non solo le vetrine del negozio in più punti, i cui fori sono stati coperti con degli adesivi dai carabinieri, ma hanno anche bucato i mobili. La Boutique Maduli era aperto al pubblico, e all’interno c’erano i clienti, i dipendenti e i titolari, che per uno strano scherzo del destino, non sono stati colpiti dagli spari.

Il negozio si trova vicino a numerosi altri esercizi commerciali: panifici, macelleria, fruttivendoli, pescherie, i cui titolari e clienti hanno assistito, scioccati, all’agguato e hanno sentito il boato degli spari. Molti di loro si sono anche avvicinati, contando increduli i numerosi bossoli finiti a terra all’ingresso del negozio, recuperati dagli uomini della polizia scientifica.

Dopo aver sparato alle vetrine del negozio ed alla Porsche, lo stesso uomo con il casco bianco ha sparato contro una casa. La raffica di spari ha danneggiato le mura e le finestre dell’abitazione della famiglia Spataro in piazza Valarioti, una delle piazze principali della città.

Dell’uomo non ci sono tracce, ma i carabinieri della stazione di Rosarno stanno indagando per ricostruire l’agguato. Dalle prime ricostruzioni, è emerso che i colpi sarebbero stati esplosi da una persona a bordo di una moto il cui viso era coperto da un casco bianco. Gli investigatori hanno interrogato i testimoni per cercare di ricostruire i fatti ed hanno anche ascoltato il titolare della boutique Vincenzo Maduli per capire se avesse ricevuto minacce o avesse avuto qualche lite in precedenza.

Si ipotizza una doppia intimidazione in piena regola, non si esclude un atto vandalico, ma ciò che si è verificato sembra essere un’esecuzione mirata a fare paura e ad imporre qualcosa, il potere… Non è ancora chiaro se gli obiettivi siano collegati tra loro… Fonte: Gazzetta del Sud