Tropea, cimitero degli orrori. La procura di Vibo deposita agli atti gli interrogatori dei tre indagati: nuovi sviluppi?

FOTO TROPEA E DINTORNI

Sono stati sentiti dai giudici del Tribunale del Riesame, nella giornata di ieri, i tre indagati per la profanazione delle bare nel cimitero di Tropea. Un’inchiesta quella coordinata dalla Procura di Vibo Valentia e messa a segno dalla Guardia di Finanza che ha portato all’arresto di Francesco Trecate, del figlio Salvatore, zio e cugino di un assessore comunale -come scrive stamane la Gazzetta del Sud – e di Roberto Contartese. Nel corso dell’udienza, la Procura avrebbe depositato nuovi atti. Circostanza smentita dai legali degli indagati, avv. Giuseppe Di Renzo, Francesco Arena, Sandro D’Agostino e Francesco Muscia, che hanno chiesto la sostituzione della misura cautelare.
La Procura della Repubblica non ha depositato alcun atto nuovo ma, concordemente tra le parti processuali, sono stati versati in atti – hanno precisato gli avvocati – gli interrogatori resi dai tre indagati, i quali hanno inteso chiarire la rispettive posizioni processuali in merito agli addebiti contestati. Da giorni circola tuttavia la notizia che uno degli arrestati stia collaborando con gli inquirenti. Se così fosse ci potrebbero nuovi risvolti.