Tropea, concorso pilotato per i “volontari” prezzolati. Il “principe” non si ferma e assume i suoi tre pupilli

Tutto come nelle previsioni. A Tropea il concorso per operai specializzati che metteva in palio 4 posti part time si è concluso con l’assunzione dei tre “prescelti” dal sindaco – o principe – Macrì esattamente come avevamo scritto nel nostro articolo del 22 giugno (https://www.iacchite.blog/tropea-concorso-pilotato-per-i-volontari-prezzolati-del-principe-macri-nomi-e-retroscena/). Il primo cittadino non ha perso tempo e così ha concluso un concorso truccato e pilotato in maniera grossolana.

La graduatoria stilata dall’Ufficio del Personale del Comune di Tropea sotto certi aspetti è disarmante e lascia non tanto indignati ma rassegnati i cittadini onesti, che nulla possono fare contro lo strapotere di questi signori, che trattano il paese come una loro proprietà.

Sin dall’inizio della sua amministrazione, Macrì aveva dichiarato di volere esternalizzare ogni servizio, ma ora improvvisamente ha cambiato idea, quando ci avviamo verso fine consiliatura (doveva scadere ad ottobre 2023 ma subirà uno slittamento alle europee di giugno 2024).

Questo concorso presentava una serie di domande e perplessità:

  1. La tempistica ovvero un anno prima della scadenza;
  2. la strana divisione di due posti full time a 4 part time per accontentare più persone, ovvero clientelismo puro;
  3. La composizione della commissione tutta interna avendo come segretaria Romania Romeo, storica praticante dello studio legale del sindaco Macrì (anche questa sistemata magicamente in Comune dal sindaco Macri, appena insediatosi con apposito concorso)

All’inizio della sua consiliatura, il principe Macrì ha dato vita ad un gruppo di “volontari” del Principato utilizzando la strumentazione del Comune e l’automezzo che durante queste uscite viene anche impiegato per questioni personali e trasporti privati (per esempio: trasporto dei mobili del vicesindaco Roberto Scalfari), ovvero lecchini personali che  le domeniche si ritrovano per tagliare l’erba nel paese con il sindaco in testa, per raccontarci la narrazione del “sindaco-operaio” di berlusconiana memoria, che si sporca le mani in prima persona. Le mani se le sporca certo, ma non tagliando l’erba….

Ognuno di questi volontari non lo fa gratis, ma per un proprio tornaconto personale. Il concorso è stato creato appositamente per sistemare 3 suoi clienti: Carmelo Marchese, Domenico Zangone e Valerio Buttafuoco.

Già dal verbale degli esami del 9 giugno si evinceva che i tre in oggetto avevano riportato punteggi molto alti

MARCHESE CARMELO 29/30

DOMENICO ZANGONE 26/30

VALERIO BUTTAFUOCO 28/30

Molti non hanno potuto partecipare, perché la data degli esami è stata solo pubblicata sul sito, ma a gran parte di questi concorrenti essendo operai e quindi con un grado basso di alfabetizzazione informatica, non è stato possibile venire a conoscenza in tempo utile della data di prova.

I tre in oggetto si aggirano costantemente senza titolo per gli uffici comunali o utilizzano i mezzi. Dopo la prova scritta si è dimessa una delle commissarie (forse la coscienza non ha retto) ovvero RITA CASCIO.

Il Marchese Carmelo è anche titolare di un ristorante che spesso il sindaco utilizza per fare dei banchetti a spese del Comune.

Auspicavamo che il sindaco-principe si fermasse per carità di patria ma non l’ha fatto. E così oggi siamo qui a farvi vedere la graduatoria definitiva che “premia” i tre pupilli di Macrì e la firma dei commissari compiacenti. Tanto Gratteri abbaia ma… non morde…