Tropea. Guardia medica chiusa per mancanza di personale

Questa mattina, davanti alla porta dell’ospedale di Tropea, è comparso un avviso che lascia sgomenti: “A causa di carenza di personale, il servizio di guardia medica non è attivo.”

Un cartello che sa di beffa, un messaggio semplice quanto drammatico che fotografa la situazione reale di un territorio completamente abbandonato, dove la sanità pubblica cade colpo su colpo sotto il peso dell’indifferenza politica e dell’incapacità gestionale.

Solo pochi giorni fa, avevamo già denunciato i disagi gravissimi presso il laboratorio analisi, rimasto paralizzato per problemi informatici senza che i pazienti fossero minimamente avvisati. Oggi, ci troviamo di fronte a un’ulteriore ferita che colpisce la nostra comunità e migliaia di turisti che in queste settimane affollano la nostra città.

Tropea viene continuamente osannata e celebrata in conferenze, spot pubblicitari e interventi istituzionali come la “perla del Tirreno”, la “capitale del turismo calabrese”, meta di visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Ma quando si passa dalle parole ai fatti, quando si tratta di garantire servizi essenziali, tutti diventano improvvisamente sordi.

Chi ama veramente Tropea non può permettere che i cittadini e i visitatori vengano lasciati senza una guardia medica, un servizio fondamentale, specialmente in piena stagione estiva. Non possiamo accettare che un infortunio, un malore o una semplice esigenza medica si trasformino in un’odissea perché il servizio è sospeso per “carenza di personale”.

Questa situazione non solo lede il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, ma rappresenta anche un danno incalcolabile all’immagine di Tropea come città turistica internazionale. Quale fiducia possiamo trasmettere ai turisti se non siamo in grado di garantire neppure la prima, basilare assistenza medica?

Non basta più indignarsi sui social o lamentarsi nei bar: i cittadini devono essere consapevoli, informati e pronti a scendere in campo in difesa dei propri diritti. La salute è un diritto universale, non un favore concesso in base alle stagioni o alla disponibilità del personale.

Rivolgo un appello urgente e diretto al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, affinché intervenga immediatamente con misure concrete, non con promesse da campagna elettorale o dichiarazioni di circostanza. Serve un piano serio per la sanità territoriale, serve personale, risorse e organizzazione.

Tropea, simbolo della Calabria nel mondo, non può e non deve diventare il simbolo del degrado sanitario.
La difesa della salute dei cittadini e dei turisti non può più aspettare.
Io ci sarò sempre, dalla parte della gente, pronto a denunciare e a combattere queste ingiustizie. Ma è fondamentale che tutti, nessuno escluso, alzino la voce e chiedano rispetto e dignità.

Antonio Piserà