Tropea. Intimidazioni di “fuoco”, carabinieri pronti a chiudere il cerchio

Un Consiglio comunale sciolto per mafia, che continua a “bruciare” sotto quella cappa che opprime. Accade, infatti, che dopo le fiamme che lo scorso 14 marzo avevano distrutto dieci mezzi parcheggiati nell’area in dotazione alla Muraca srl, a destare preoccupazione ora è il messaggio legato alla bottiglietta (0,5 litri), contenente liquido infiammabile, rinvenuta nel cantiere della Europa sud srl di Raffaele Corigliano, di San Costantino Calabro.
A dare l’allarme lo stesso titolare a chiusura del cantiere: ha notato l’”oggetto misterioso” mimetizzatosi con la rete arancione di cantiere, solo dopo che era caduto a terra. La “Europa sud” è impegnata in alcuni interventi presso le case popolari di via Piave: lavori commissionati dal Comune di Tropea, ma potrebbe non esserci alcun nesso con l’Amministrazione comunale, gestita dai commissari Vito Turco, Roberto Micucci e Antonio Calenda.

D’altronde la stessa ditta era stata già destinataria di analogo “avvertimento”  nei pressi del cantiere del mercato coperto delle Clarisse a Vibo. La Compagnia carabinieri di Tropea ha già chiuso il cerchio attorno a diversi “roghi” ed è pronta a chiudere il cerchio anche su queste ultime vicende. Dopo avere assicurato alla giustizia l’autore dell’incendio che ha distrutto il “Little Italy” (il rogo era avvenuto a gennaio 2024 e le manette scattarono ai polsi nel maggio dello stesso anno), altre indagini hanno portato i militari a deferire il presunto autore – poi rinviato a giudizio – del rogo che circa sei mesi fa era stato appiccato all’autovettura di una donna del luogo. Un 29enne di Santa Domenica era stato trovato dai carabinieri con gli indumenti ancora intrisi di benzina…

Pronta a cogliere i “segnali” anche la terna commissariale: “Ci rimettiamo alle indagini che stanno svolgendo i carabinieri; certamente il fenomeno ci preoccupa, ma ci stupisce fino a un certo punto, perché siamo in un Comune sottoposto a commissariamento per ben noti motivi. Purtroppo c’è una presenza di una certa criminalità, organizzata e non, e sono episodi che non ci devono fare abbassare la guardia. Di sicuro la nostra azione è finalizzata a ripristinare la legalità nel territorio”. I commissari seguono le vicende locali “anche con preoccupazione e dispiacere ma siamo sicuri che le forze dell’ordine verranno a capo di questa situazione”. E ora stanno studiando iniziative per implementare il controllo in essere anche con nuovi impianti di videosorveglianza a beneficio soprattutto della parte sana di Tropea: questi episodi dono distorsioni ascrivibili ad una frangia criminale che va colpita e punita come prevede la legge. Fonte: Gazzetta del Sud