Tutino: «Cosenza è casa mia, ma ora voglio soltanto la Serie A»

«So di essere maturato, mi sento pronto e forte per poter fare quello che non sono riuscito a fare, eccezion fatta per i mesi all’Hellas Verona, ovvero giocare e affermarmi in Serie A. Questo è ciò che voglio oggi. Sono molto legato a Cosenza e al Cosenza, chiunque non può che confermare, ma parlo da giocatore e da ragazzo che vuole dimostrare di poter fare sempre meglio. Ho segnato venti gol in Serie B? Desidero farne 10-15 anche in Serie A. Ho tanta fame, punto a incasellare il mio talento anche al vertice della piramide del calcio italiano». Lo ha detto Gennaro Tutino, attaccante del Cosenza, di proprietà del Parma, in una lunga intervista rilasciata a pianetaserieb.it. L’intervista fa scendere le quotazioni di una possibile permanenza in rossoblù del bomber napoletano il cui cartellino potrebbe essere riscattato dal Cosenza entro il prossimo 15 giugno a una cifra che si aggira intorno ai 2 milioni e mezzo.

Tutino ha elogiato sia Caserta che Viali, suoi allenatori in questa stagione, «faranno strada», ha detto. «Penso che ogni calciatore – ha continuato Tutino – abbia bisogno di un ambiente sano. Nel caso specifico, i giocatori estrosi come il sottoscritto necessitano in particolar modo di affetto, fiducia e serenità. Ritengo che tutto ciò sia normale. Detto ciò, dopo le parentesi avute a Parma e Palermo ho ritenuto centrale, nella mia scelta successiva, la componente tattica. Cosenza era casa mia già prima di tornare, ma ho posto alla base della decisione un discorso di campo. Come dicevo, oggi so di poter rendere al meglio delle mie possibilità giocando in una determinata maniera, cosa che qui si è realizzata e sviluppata».