Tutte le accise sulla benzina dal 1935 ad oggi e le chiacchiere di Salvini

Ve lo ricordate quel buffone di Salvini quando andava in giro per televisioni a dire che una volta al governo la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata quella di tagliare le accise sulla benzina? Beh, da allora, anzi dal 1935, gli italiani continuano a pagare “tasse” sulla benzina che, a dispetto delle chiacchiere di Salvini, dai tempi di Mussolini, fino ad arrivare al governo Monti, passando per i governi Berlusconi (il maggiore responsabile della crescita delle accise), continuano inesorabilmente a crescere. Altro che tagliare le accise! Come si fa a credere ancora a questo bugiardo patologico e incoerente cronico, proprio non lo capiamo. Come fanno i calabresi a votarlo resta per noi un mistero.

Ma quanto pesano le accise sul costo della benzina?

Ad avere un grande peso sul prezzo finale della benzina sono anche le tasse imposte dallo Stato, sotto forma di Iva, che vale il 22% del prezzo del carburante industriale, e soprattutto le accise. Al momento, le accise sulla benzina ammontano a 0,7284 euro per litro, mentre per il gasolio si fermano a quota 0,6174 euro/litro. C’è da dire che le accise hanno un’importanza fondamentale nei bilanci dello Stato: quelle sui carburanti hanno fatto incassare all’erario, nel 2021, oltre 24 miliardi di euro, ora capite perché nessun governo, compreso quel buffone di Salvini, osa toccarle.

Tutte le accise:

– Guerra d’Etiopia del 1935-1936: 1,90 lire (0,000981 euro);

– Crisi di Suez del 1956: 14 lire (0,00723 euro);

– Ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963: 10 lire (0,00516 euro);

– Ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966: 10 lire (0,00516 euro);

– la Ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968: 10 lire (0,00516 euro);

– Ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976: 99 lire (0,0511 euro);

– Ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980: 75 lire (0,0387 euro);

– Missione ONU durante la guerra del Libano del 1982: 205 lire (0,106 euro);

– Missione ONU durante la guerra in Bosnia del 1995: 22 lire (0,0114 euro);

– Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004: 0,02 euro;

– Acquisto di autobus ecologici nel 2005: 0,005 euro;

– Emergenza terremoto in Abruzzo del 2009: 0,0051 euro;

– Finanziamento alla cultura nel 2011: da 0,0071 a 0,0055 euro;

– Gestione immigrati dopo la crisi libica del 2011: 0,04 euro;

– Emergenza alluvione Liguria e Toscana del novembre 2011: 0,0089 euro;

– Decreto ‘Salva Italia’ del dicembre 2011: 0,082 euro (0,113 sul diesel);

– Emergenza terremoti dell’Emilia del 2012: 0,024 euro;

– Finanziamento del ‘Bonus gestori’ e riduzione delle tasse ai terremotati dell’Abruzzo: 0,005 euro;

– Spese del ‘decreto Fare’ del 2014: 0,0024 euro.