Intanto vi ringrazio per il vostro tentativo di sensibilizzazione delle coscienze, siete tra le poche voci fuori dal coro.
Mi sento come un topo in trappola e non mi consola il pensiero del “mal comune mezzo gaudio” in questa emergenza coronavirus.
Tanto poteva esser fatto a livello nazionale e anche regionale, semplicemente non permettendo ai buoi di scappare dalla stalle.
Andava bloccato ogni accesso onde evitare la diffusione del virus, che in quanto cinese ha le stesse dinamiche cinesi e quindi era solo una questione di logica. Perché non è stato fatto? Non mi sembra fosse una decisione da premio Nobel dopo quanto accaduto al Nord, perché non è stato impedito?
Governo, opposizioni e buona parte dei media nonché alcune trasmissioni televisive hanno sottovalutato il problema, in troppi hanno invitato la gente a vivere come se non ci fosse un domani.
La gente dal canto suo ci ha messo del proprio. In tanti si sono fiondati a prendere i propri figli, tanti sono arrivati, e non credo abbiano avuto tutti la responsabilità di mettersi in autoisolamento.
In tanti da nord a sud non hanno saputo rinunciare alle vasche nei centri cittadini e alle vacanze. Ho letto messaggi su whatsapp allucinanti, dove si dava credito a fake news pur di trovare giustificazioni per uscire anche con i propri figli a divertirsi.
E’ venuta fuori anche l’incapacità di stare al sicuro in famiglia, quasi un peso, reinventarsi, anche un modo per ritrovarsi, visto che spesso non si ha tempo da dedicare alla famiglia. E invece no, per carità, tanto a me non può succedere e invece può succedere eccome!…
Egoismo, ignoranza, superficialità.
Non tenendo conto – e ora mi riferisco ai calabresi – che riguardo la Sanità stiamo messi davvero malissimo. E negli ospedali calabresi nonostante la buona volontà di medici e infermieri, ancora il reparto miracoli non esiste.
In un mese potevano allestire altre tende nei vari centri ospedalieri, aprire reparti infettivi, allertare le cliniche private, perché non è stato fatto? Non ci sono i soldi? Eh no, queste ‘favolette’ non reggono più, come si trovano per altro, dovevano uscire e velocemente per questa di emergenza.
I nostri politici devono farsi sentire e pretendere, non siamo carne da macello.
E se non lo fanno i politici dovremmo farlo noi, intasare i centralini.
Per minchiate di fascismo e razzismo inesistente, ho visto di tutto, bene, vorrei vedere la stessa cosa per il maggiore dei diritti in un Paese degno di ritenersi tale:Il DIRITTO ALLA SALUTE PER TUTTI, da nord al sud.
Intanto mi aspetto interventi capillari per individuare chi è arrivato dalle zone a rischio da fine febbraio in poi. Altrimenti aspettatevi davvero uno dei momenti più orribili della nostra storia, della nostra Calabria.
Non è un gioco, una fantasia è qualcosa di molto serio.
E per concludere, si nascondano quelli che “colpisce i vecchi”. I nostri vecchi sono la nostra storia, l’ultimo confine rimasto di buon senso, il motore piaccia o meno di questo disastrato Paese.
Lettera firmata