Un solo grido: “Guarascio vattene”. E Pedullà: “Cosenza aveva già una grande storia calcistica, il patron l’ha riscritta al contrario”

Da ieri sera la città di Cosenza è tappezzata di striscioni con una sola scritta: “Guarascio vattene”. La tifoseria, del resto, già da tempo, a dispetto dei giornalisti ruffiani che solo oggi si sono accorti del “disastro” del presidente al quale hanno leccato il culo per anni scondinzolando, sta contestando duramente il patron, responsabile unico della rovinosa retrocessione dei Lupi. Intanto, anche Alfredo Pedullà – che non è un giornalista ruffiano – assesta una serie di fendenti niente male all’indegno “Gargamella”-

PEDULLA’ GUARASCIO COSENZA – Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia e penna de La Gazzetta dello Sport, ha commentato attraverso le colonne del proprio blog l’amara retrocessione in Serie C del Cosenza individuando nelle poco condivisibili strategie del patron rossoblù, Eugenio Guarascio, la principale causa del disastroso epilogo di stagione dei Lupi. 

Eugenio Guarascio ha chiesto scusa ai suoi tifosi dopo la retrocessione in Serie C. E ha lasciato da parte, almeno quello dinanzi all’evidenza dei fatti, i proclami degli scorsi mesi quando diceva di aver scritto la storia. E sinceramente non sapevamo di cosa parlasse perché Cosenza una storia calcistica ce l’aveva, eccome.